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Vacanze estive, l’Emilia Romagna la più economica: in alcune località pugliesi si parte da 1.700 euro

La Puglia è una delle regioni più care in cui trascorrere le vacanze estive. È quanto emerge da una ricerca di Assoutenti, pubblicata in anteprima dall'Ansa, che ha analizzato i costi a carico delle famiglie che si stanno preparando alle vacanze. Le località balneari più costose, però, si trovano in Sardegna, mentre l'Emilia Romagna si…
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La Puglia è una delle regioni più care in cui trascorrere le vacanze estive. È quanto emerge da una ricerca di Assoutenti, pubblicata in anteprima dall’Ansa, che ha analizzato i costi a carico delle famiglie che si stanno preparando alle vacanze.

Le località balneari più costose, però, si trovano in Sardegna, mentre l’Emilia Romagna si conferma la regione più economica, offrendo i prezzi più accessibili per le strutture ricettive.

I dettagli sui costi delle strutture ricettive

Per una famiglia di quattro persone (due adulti e due figli) che intende trascorrere una settimana in un hotel a 3 stelle a cavallo di Ferragosto (dal 9 al 16 agosto), i costi variano significativamente. A Rimini, in Emilia Romagna, si parte da un minimo di 1.030 euro, salendo a 1.498 euro a Riccione e 1.512 euro a Milano Marittima.

In Toscana, la spesa minima supera i 1.600 euro a Lido di Camaiore e Viareggio, raggiungendo i 2.226 euro a Marina di Pietrasanta. La Liguria presenta una maggiore eterogeneità: se Rapallo si attesta sui 1.610 euro, Santa Margherita Ligure registra un picco di 3.551 euro.

Nel Veneto, Lido di Jesolo e Caorle si aggirano sui 1.500 euro, mentre in Friuli (Lignano Sabbiadoro e Grado) si superano i 1.800 euro. Per la Puglia, località come Gallipoli e Otranto richiedono una spesa minima di circa 1.700 euro.

Le destinazioni più esclusive mostrano un netto aumento dei prezzi: a San Vito lo Capo e Cefalù (Sicilia) sette notti in hotel costano poco più di 2.000 euro. Sorrento parte da 2.051 euro, Amalfi da 2.264 euro.

La Sardegna si conferma la destinazione con le tariffe più elevate: Baja Sardinia a 2.681 euro, Golfo Aranci a 2.870 euro e un minimo di 3.015 euro a San Teodoro.

Traghetti e stabilimenti balneari: rincari e stabilità

Un aspetto rilevante è l’aumento dei costi dei traghetti. Per una famiglia con auto al seguito, senza cabina, un viaggio di andata e ritorno tra l’8 e il 16 agosto comporta spese significative: 1.343 euro per la tratta Civitavecchia-Olbia, 1.363 euro per la Genova-Porto Torres, 1.197 euro per la Livorno-Olbia e 1.005 euro per la Civitavecchia-Porto Torres.

Il collegamento Napoli-Palermo si attesta sui 678 euro. Le tariffe monitorate da Assoutenti mostrano un aumento medio del +9,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, dopo i consistenti rincari del periodo post-Covid, quest’anno si registra un aumento contenuto nei listini di lettini e ombrelloni. Il costo giornaliero per un ombrellone e due lettini è in crescita tra il 3% e il 5% rispetto all’anno precedente, mentre gli abbonamenti mensili e stagionali registrano un incremento di circa il 6%.

Le nuove abitudini degli italiani

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha evidenziato come le vacanze estive siano diventate sempre più onerose per le famiglie italiane. La ripresa del turismo e l’aumento delle presenze straniere sembrano spingere gli operatori ad applicare continui rialzi tariffari, non giustificati da fattori come caro-energia o inflazione. Questa situazione sta portando a un cambiamento nelle abitudini degli italiani, che preferiscono vacanze più brevi e distribuite nei mesi di giugno, luglio e settembre, quando le tariffe risultano più convenienti.

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