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Auto, aumentano le immatricolazioni in Europa: ma sono ancora poche quelle elettriche

Le immatricolazioni automobilistiche in Europa occidentale, che quindi comprende Unione europea, Paesi dell’Efta e Regno Unito, nel terzo mese del 2025 hanno subito un aumento del 2,8%, con un numero di circa 1,4 milioni di auto. A dirlo sono i dati dell’Acea, associazione dei costruttori europei. Il dato relativamente positivo si integra a quello di…
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(Foto LaPresse)

Le immatricolazioni automobilistiche in Europa occidentale, che quindi comprende Unione europea, Paesi dell’Efta e Regno Unito, nel terzo mese del 2025 hanno subito un aumento del 2,8%, con un numero di circa 1,4 milioni di auto. A dirlo sono i dati dell’Acea, associazione dei costruttori europei.

Il dato relativamente positivo si integra a quello di un leggero calo di 0,4% nelle vendite, se si prende come riferimento il primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso dello scorso anno. Il numero di auto vendute è stato pari a quasi 3,4 milioni. Dati non proprio incoraggianti che più che una crescita generale segnano un periodo di ristagno per il settore dell’automotive.

Le auto elettriche e ibride

La crescita più sostanziale si è registrata tra i veicoli elettrici a batteria e quelli ibridi, con un aumento del 28% per i primi e del 35,5% per i secondi, sempre rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Le prime rappresentano al momento circa il 15% del mercato automobilistico europeo con 573mila immatricolazioni, mentre i veicoli ibridi rimangano di gran lunga la scelta preferita tra i consumatori.

Nonostante questo però i numeri, come chiarito dal direttore generale dell’Acea, Sigrid de Vries, evidenziano il divario esistente «tra gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e la verifica di un’adozione da parte dei consumatori più lenta del previsto». Per far sì che questi ultimi possano avvicinarsi ai veicoli a zero emissioni, secondo De Vries, «è fondamentale che i responsabili politici diano priorità alle misure che incentiveranno un ecosistema di supporto, dalle infrastrutture di ricarica agli incentivi fiscali».

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