Oggi è il giorno del voto del 13º presidente della Repubblica ma anche il giorno delle schede bianche. I partiti non hanno trovato l’accordo. Dopo la boutade di Berlusconi, le forze politiche si sono trovate dinnanzi alle proprie debolezze: il Pd non è più il partito che decide, Salvini e Meloni litigano tra loro, e il M5S è spezzato al suo interno. Tra i nomi in pole, quello del premier Mario Draghi e Pier Ferdinando Casini. Ma oggi rientra anche l’attuale presidente Sergio Mattarella.
Verso l’una è terminato l’incontro del vertice di centrosinistra tra Pd, M5S e Leu. Il primo ad uscire dagli uffici dei gruppi parlamentari in via Uffici del Vicario è il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “Ci sono tante riunioni ancora, e poi ovviamente proseguiremo gli incontri con le altre forze”.
Poco dopo entra anche il leader della Lega Matteo Salvini, probabilmente per l’atteso faccia a faccia con il segretario dem Enrico Letta, che dovrebbe iniziare a sbrogliare la matassa.
Salvini avrebbe incontrato Draghi in mattinata, ma a pochi minuti dall’inizio del primo voto i partiti confermano ancora la scheda bianca.
Davanti a Montecitorio i nomi che circolano sono sempre gli stessi tre, anche se sembra che ormai la partita sia tra Mattarella e Draghi. Quello che si discute ai tavoli non sarebbe più il nome del futuro Presidente della Repubblica, ma quello del possibile premier che sostituirebbe Draghi.
Nella piazza, sotto l’Obelisco, si respira fibrillazione ma anche una calma piatta: alle scorse elezioni, erano a decine le persone che si assediavano per vedere i grandi elettori. Oggi, il futuro Presidente della Repubblica (o almeno chi lo vota) sembra interessare solo gli addetti ai lavori.
15:15 – A Montecitorio è appena entrata la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, che ha messo una pietra tombale sul nome di Draghi: “Come si dice sui pullman? Non disturbare il conducente. Ecco, non disturbiamo il conducente del nostro governo. Faremo dei nomi unitari come centrodestra”.
15:20 – Il primo a votare è stato Umberto Bossi, per questioni di salute. Dopo, hanno iniziato o senatori a vita. Il primo ad uscire dal portone ligneo di Montecitorio è l’ex presidente del Consiglio Mario Monti: assediato dai cronisti, non ha voluto svelare la sua preferenza. Sempre che l’abbia espressa, o non abbia fatto anche lui scheda bianca.
15:55 – “Come spesso accade, per i primi tre giorni vincerà una signora, la famosa scheda bianca. Poi si spera si arrivi al Presidente con l’accordo dei partiti più grandi, perché questo Paese ne ha bisogno. Io ho votato convintamente Marta Cartabia, e spero che Draghi ci faccia il regalo di rimanere premier”. Così una delle senatrici a vita uscendo da Montecitorio, Emma Bonino.
16:00 – Toninelli: “Conte ha proposto un ottimo nome, quello di Andrea Riccardi. E non arriva da nessun colore politico. Oggi si vota scheda bianca, ma poi si vedrà”.
16:05 – Nonostante la leader di FdI Giorgia Meloni abbia dato un nome, quello del magistrato Carlo Nordio, per la leghista Giulia Bongiorno “il centrodestra alla fine andrà avanti compatto, lo vedrete alla fine”.
16:10 – Quagliarello: “il parlamento così com’è può solo trovare un nome condiviso. Se cosi non fosse, il momento dopo si andrebbe al voto”.
16:15 – “Sì, auspico che tra le due cariche istituzionali almeno una delle due sia una donna, io penso che la politica debba fare questa scelta – così la senatrice dem Valeria Fedeli -. Penso si stia lavorando in maniera molto seria per trovare un nome unitario, in grado di tenere insieme una larga maggioranza del Parlamento”.
16:50 – “Io ora non decido più, quindi quello che chiedo ai miei colleghi è di smetterla con le dichiarazioni roboanti, basta chiacchiere, è ora di decidere”. Matteo Renzi fa il modesto, ricorda di essere stato lui a scegliere Sergio Mattarella prima e Mario Draghi dopo, ma di non essere lui a tessere la tela, ora. La realtà è che è proprio il leader di Italia Viva a spingere per far eleggere Mario Draghi al Quirinale, che potrebbe vedere nelle prossime ore. Intanto è finito l’incontro tra Letta e Salvini, che stanno lavorando su delle ipotesi comuni e si rivedranno domani.