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Covid, «La stretta va alleggerita»

La pandemia sta cambiando faccia e, di conseguenza, va modificata non solo la gestione della comunicazione ma anche la vita quotidiana dei cittadini. Ne è convinto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «La variante Omicron raggiungerà tutti, non c’è scampo - dice - Non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo che arrivi…
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La pandemia sta cambiando faccia e, di conseguenza, va modificata non solo la gestione della comunicazione ma anche la vita quotidiana dei cittadini. Ne è convinto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «La variante Omicron raggiungerà tutti, non c’è scampo – dice – Non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo che arrivi un’altra mutazione, quasi tutta la popolazione la avrà incontrata». Per questo occorre che il numero degli immunizzati salga ancora. «Chi è vaccinato avrà influenza o nulla. Chi non lo è ha più rischi di andare in ospedale o peggio, in terapia intensiva – prosegue Sileri – Sicuramente dovremo convivere con il virus che sarà la variante dominante del Covid».

Impossibile, al momento, sapere se il “nemico” contro il quale combattere sarà sempre Omicron. Così come è difficile adesso stabilire quante dosi saranno necessarie per mettere al sicuro la popolazione. Commentando l’ipotesi che una dose di siero ogni quattro messi possa «paralizzare il sistema immunitario», Sileri spiega che si tratta di “infodemia”: «Nessuno può sapere ogni quanto dovremo vaccinarci».
Una certezza però c’è: le regole saranno presto meno rigide. «Verranno ulteriormente modificate e alleggerite. Quando? Credo molto presto, vediamo adesso come andranno i contagi e facciamo una distinzione tra positivi e malati – prosegue Sileri – Oggi con questa variante che circola lo possiamo fare con molta più facilità. I positivi non sono malati e se sono vaccinati ovviamente diventa qualcosa di molto più leggero».
Insomma, la pandemia sta cambiando. E proprio per questo anche «la comunicazione dei dati deve essere aggiornata», dice ancora il sottosegretario, che aggiunge: «La nuova fase dell’epidemia deve portarci entro breve a rivedere le regole soprattutto per la gestione degli ospedali». Il punto, evidenzia, «è che circolano sia la variante Omicron sia la Delta, che dà problemi. La maggioranza di coloro che sono in intensiva sono infatti in gran parte infettati da quest’ultima e non vaccinati. Vanno in intensiva anche infettati da Omicron, ma è meno probabile», conclude. Adesso resta da capire quanto le parole di Sileri siano condivise e possano portare a un cambio di strategia all’interno del governo.

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