Sono stati mandati tutti a processo i protagonisti dello scontro di marzo 2023, il cui video ha fatto il giro dei social diventando virale, tra un corriere in sosta vietata e tre vigili urbani che lo scaraventarono fuori dal suo furgone per fermarlo.
A processo sono finiti tre agenti della polizia locale Manlio Bozzo, Christian La Bua e Ivan Libera, difesi rispettivamente dagli avvocati Marco Pomes, Gaetano Melucci e Carlo Sampietro, il corriere Damiano Catapano, difeso dall’avvocato Fabrizio Lamanna ed anche un passante, Antonio Iacca, difeso dall’avvocato Mimmo Lardiello, coinvolto nella violenta discussione in difesa del corriere. Il processo inizierà il 5 marzo davanti alla giudice Flavia Lombardo Pijola. I cinque nel corso dell’udienza predibattimentale di ieri sono costituiti parte civile contro le rispettive parti avverse.
Le accuse
I tre poliziotti rispondono di lesioni e violenza privata aggravata, il corriere e il passante intervenuto in sua difesa rispondono invece di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Lo scontro nasce da una sosta selvaggia.
Il corriere aveva parcheggiato contromano in prossimità di uno scivolo per disabili per consegnare un pacco. Una volta tornato a prendere il mezzo ha trovato il verbale della polizia locale e gli agenti che gli hanno intimato di rimuovere subito il furgone. Catapano a quel punto avrebbe strappato il verbale intimando agli agenti di annullare la multa.
A un poliziotto avrebbe anche rivolto minacce, dicendogli «so dove abiti». Dalle parole si è presto passati ai fatti, col 30enne a terra e i tre poliziotti che lo placavano. Iacca sarebbe intervenuto inveendo contro i poliziotti per difendere il corriere. E ora è tutti contro tutti a processo, con i vigili che chiedono i danni al corriere che si è opposto alla multa e il corriere che chiede i danni ai vigili per essere stato strattonato già dal mezzo.
Anche il video dello scontro fece il giro del Paese dividendo l’opinione pubblica tra chi riteneva legittima l’azione degli agenti e chi invece riteneva il loro intervento un abuso.