È ufficiale. Il nome del candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle è quello di Annagrazia Angolano. L’annuncio è stato dato ieri sera proprio nella sede dei pentastellati in via Mazzini nell’ambito dell’assemblea dei gruppi di Taranto che ha votato all’unanimità il proprio candidato. La riunione di ieri sera è seguita alla riunione di sabato sera quando si sono incontrati i gruppi territoriali della provincia e dove è stato deciso che il candidato sindaco doveva essere espressione della società civile e soprattutto che non avesse legami con la vecchia amministrazione guidata da Rinaldo Melucci.
Ricordiamo che il Movimento5Stelle, dopo i consensi del passato, nel consiglio comunale uscente non era rappresentato. Il senatore Mario Turco, numero due del Movimento5Stelle, ha deciso quindi di correre da solo svincolandosi dalla coalizione di centrosinistra e dal candidato Piero Bitetti (Con) ex presidente del consiglio comunale.
La scelta
Il nome di Angolano, giornalista, già candidata alle politiche del 2022 quando ottenne il 29 per cento dei voti è stato indicato dopo che un altro esponete della società civile, Cosimo Nume, medico, già presidente dell’ordine dei Medici, ha repentinamente fatto un passo indietro e rinunciato alla candidatura a sindaco dichiarando che sarebbe sceso in campo solo se fosse stato l’unico candidato per l’intera coalizione del centrosinistra. Il motivo per il quale Turco ha preso le distanze dalla candidatura di Bitetti sta nel non aver digerito il fatto che non siano stati consultati né tantomeno informati della scelta del nome del candidato sindaco, da qui la decisione di correre da soli con un proprio candidato proveniente dalla società civile. Il nome di Annagrazia Angolano circolava già da alcuni giorni ma l’ufficializzazione è stata data solo ieri sera dopo la votazione unanime.
No al trasformismo politico
Il M5S ha espresso chiaramente il proprio rifiuto al trasformismo politico, dicendo no a candidati che abbiano cambiato schieramento solo per convenienza o che abbiano fatto parte dell’amministrazione Melucci fino all’ultimo giorno perché – dicono i pentastellati – Taranto ha bisogno di una rottura con il passato e di una figura che possa rappresentare un vero cambiamento.
