La Procura di Lecce non avrebbe preso nessuna decisione in relazione alla possibile revoca della richiesta degli arresti domiciliari per l’ex assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci.
Nel pomeriggio, attraverso l’agenzia di stampa Ansa, si era diffusa la notizia che, a seguito delle dimissioni da assessore e consigliere regionale, e con il venir meno le esigenze cautelari per procedere all’arresto di Alessandro Delli Noci, la Procura di Lecce avesse revocato la richiesta, come pure per altri indagati.
Delli Noci si è dimesso ieri sia da assessore sia da consigliere regionale in concomitanza con l’interrogatorio preventivo dinanzi al gip di Lecce che avrebbe dovuto decidere sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata nei suoi confronti dai pm.
L’ormai ex assessore è indagato in un’inchiesta su presunti favori elargiti nei confronti di alcuni imprenditori.
I fatti alla base dell’indagine si riferiscono al 2018 quando Delli Noci era vice sindaco di Lecce. Secondo l’accusa, l’imprenditore Alfredo Barone (per il quale è stato chiesto il carcere) avrebbe promosso e organizzato con un altro imprenditore, Marino Congedo, una lobby capace di influenzare politici e amministratori, grazie anche all’intermediazione dell’ingegnere Maurizio Laforgia.
In cambio dell’appoggio, Delli Noci avrebbe ricevuto contributi elettorali anche in forma di cene a base di sushi.
Le accuse a vario titolo (sono indagate anche quattro società) sono di associazione per delinquere, corruzione, truffa in danno di enti pubblici, riciclaggio e autoriciclaggio. Oggi si sono conclusi tutti gli interrogatori preventivi dinanzi al gip di Lecce.