Con l’arrivo dell’estate e la prospettiva di temperature elevate, la Puglia si trova ad affrontare la più grave crisi idrica dall’inizio del millennio. Le precipitazioni invernali e primaverili non sono bastate a rimpinguare le fonti e l’acqua disponibile è poca. E così l’Acquedotto Pugliese ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione. “Siamo in riserva” è rivolta ai 4 milioni di cittadini serviti in Puglia e in alcuni comuni campani, per invitarli a ridurre gli sprechi e contribuire attivamente alla gestione dell’emergenza.
La campagna
Il messaggio è chiaro: ogni goccia conta. La scarsità d’acqua, infatti, è aggravata dalla natura ciclica delle crisi idriche, che tendono a svilupparsi su base biennale. Il secondo anno, come quello in corso, è sempre il più critico, poiché gli ammanchi accumulati non vengono compensati dalle precipitazioni autunnali e invernali. Lo confermano i dati. La disponibilità idrica complessiva degli invasi – da cui Aqp copre oltre la metà del fabbisogno – è inferiore del 42% rispetto alla media storica, mentre la portata delle sorgenti irpine, fondamentali per circa un terzo del mix idrico, è calata di oltre il 29%. L’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale segnala un livello di severità idrica “medio tendente a elevato” per l’uso potabile. Se la situazione dovesse peggiorare, non è escluso un inasprimento delle restrizioni, che però può essere evitato con il contributo di tutti.
Gli interventi
Aqp, da parte sua, ha già messo in campo una serie di strategie per contenere la crisi. Dal 21 ottobre scorso sono attive riduzioni di pressione su tutta la rete, interventi che hanno permesso di risparmiare milioni di metri cubi d’acqua e che continueranno fino a nuova comunicazione. L’impegno tecnologico dell’ente ha prodotto risultati significativi: rispetto al 2009, si riesce oggi a soddisfare il fabbisogno idrico risparmiando oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, l’equivalente dell’attuale capacità dell’invaso del Pertusillo. Una riserva preziosa per la resilienza del sistema idrico regionale.
Il trend inverso
In controtendenza rispetto ad altre aree del Sud, la Puglia e i comuni campani serviti da Aqp sono riusciti a superare finora il 2024 senza interruzioni al servizio. Questo risultato è frutto di un sistema infrastrutturale fra i più grandi e interconnessi al mondo e di un piano strategico, sviluppato in coordinamento con Regione Puglia e Autorità Idrica Pugliese, basato su tre pilastri: il risanamento e la digitalizzazione delle reti (con interventi in corso per 800 milioni di euro su 1.300 km di condotte), il riuso delle acque reflue (con 45 depuratori pronti a fornire oltre 60 milioni di metri cubi all’agricoltura) e la ricerca di nuove fonti, tra cui dissalatori e connessioni interregionali.