SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Case popolari, in Puglia centinaia sono inagibili e la burocrazia rallenta il restyling

Si sono svolti ieri in Consiglio regionale gli stati generali sulle politiche abitative all’indomani della nuova legge che ha riordinato il settore delle case popolari: un tema divisivo che ha creato fratture e polemiche in aula per la cosiddetta sanatoria per gli occupanti abusivi incolpevoli inserita e poi ritirata. Ieri sindacati, associazioni di inquilini, rappresentanti…

Si sono svolti ieri in Consiglio regionale gli stati generali sulle politiche abitative all’indomani della nuova legge che ha riordinato il settore delle case popolari: un tema divisivo che ha creato fratture e polemiche in aula per la cosiddetta sanatoria per gli occupanti abusivi incolpevoli inserita e poi ritirata. Ieri sindacati, associazioni di inquilini, rappresentanti di Arca Puglia centrale si sono confrontati sul disagio abitativo in Puglia.

Lo scenario

A fronte di oltre 24mila alloggi gestiti e destinati alle fasce deboli, si registrano centinaia di immobili inagibili o pericolanti, mancanza di graduatorie per l’assegnazione degli alloggi, per non parlare delle occupazione abusive. Piaghe comuni un po’ in tutti i territori che creano ostacoli enormi al diritto alla casa. Tuttavia il consigliere delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, ha illustrato il piano d’azione della Regione con progetti e bandi già in campo per aumentare il numero delle case popolari e riqualificare il patrimonio esistente. Fra gli interventi più grossi Lacatena ha parlato del piano straordinario di recupero, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche per un ammontare complessivo di 103 milioni di euro. Un progetto che riguarderà 1.870 alloggi con 38 progetti ammessi a finanziamento 31 dei quali già in corso di realizzazione. «Altri 48 milioni – ha spiegato il consigliere delegato – sono destinati a fronteggiare il degrado delle periferie con interventi di riqualificazione importanti, ad esempio nel quartiere Tamburi di Taranto dove si stanno chiudendo i disciplinari per avviare i cantieri».

L’edilizia residenziale

Al via anche il programma di edilizia residenziale pubblica e sociale, con una dotazione di oltre 80 milioni. Un iter accidentato a seguito dei rincari di materie prime ed energia ed a seguito dell’aggiornamento del prezzario della Regione Puglia. Nel frattempo si attendono le risorse Fsc, i fondi per lo sviluppo e la coesione, con un assegno da 54 milioni di euro di per la costruzione di nuovi alloggi e opere di urbanizzazione nel quartiere San Girolamo di Bari.

I problemi

Non mancano, però, ritardi e intoppi burocratici. Sullo sfondo il pacchetto Pnrr per l’efficientamento energetico degli alloggi popolari. Sul piatto un budget da 1,3 miliardi di euro di cui il 40% destinato alle regioni del Sud, Puglia in primis. Lacatena ha annunciato che la Giunta regionale pugliese è in attesa del decreto attuativo e dello sblocco delle risorse che si puntano ad aumentare per soddisfare le richieste. Da ultimo il rammarico per il consigliere Lacatena «per non essere riusciti ad approvare, all’interno della nuova legge sull’edilizia popolare, la norma per regolarizzare le posizioni di occupazione incolpevole senza titolo. I tempi per il Consiglio regionale, evidentemente, non erano maturi e spero che si possa fare un passo avanti e di sensibilità a stretto giro».

ARGOMENTI

attualità
case popolari
politica
politiche abitative
puglia

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(415246)
  [1]=>
  int(413996)
  [2]=>
  int(413732)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!