Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha portato a tre nuovi arresti nell’ambito di un’indagine sulla criminalità organizzata che da mesi sta scuotendo il litorale jonico lucano. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, avrebbe svelato l’esistenza di una vera e propria “confederazione mafiosa” guidata dalle famiglie Scarcia-Scarci, dedita al controllo delle attività di pesca.
I clan avrebbero imposto una sorta di “pizzo del mare”, costringendo gli imprenditori del settore a versare una tangente per poter operare liberamente nelle acque antistanti da Metaponto a Nova Siri. Attraverso intimidazioni e minacce, i mafiosi avrebbero monopolizzato il settore ittico, intralciando la libera concorrenza e danneggiando l’economia locale.