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La giovane pianista di Gioia del Colle: «La Puglia è la mia terra, la mia fonte di ispirazione»

Classe 2001, più premi vinti che anni, più di 35 i primi, solo 20 i secondi: è Greta Lobefaro, la pianista gioiese che a soli 15 anni si è diplomata al conservatorio con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore e adesso, allieva sia dell’accademia “Incontri col maestro” di Imola, sia della prestigiosa “Santa…
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Classe 2001, più premi vinti che anni, più di 35 i primi, solo 20 i secondi: è Greta Lobefaro, la pianista gioiese che a soli 15 anni si è diplomata al conservatorio con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore e adesso, allieva sia dell’accademia “Incontri col maestro” di Imola, sia della prestigiosa “Santa Cecilia” di Roma, prospetta un futuro da concertista.

Con la passione per il pianoforte trasmessa da mamma e papà, entrambi pianisti, la giovane Greta che, con la sua musica, riesce a far innamorare giurie e platee, ha avuto il suo primo contatto con lo strumento quando era ancora in fasce. «A 5 anni – dichiara – ho cominciato con i miei genitori a studiare e a 10 sono entrata in conservatorio con la prof.ssa Giovanna Valente, diplomandomi in soli 5 anni. Poi, mentre frequentavo l’ultimo anno e il liceo linguistico, mi sono iscritta all’Accademia Internazionale di Imola, che attualmente frequento insieme alla “Santa Cecilia” di Roma».
Già con una ricchissima preparazione alle spalle, per il futuro la pianista considera di pianificare concorsi e studi all’estero.
«La Puglia è la mia terra, mia fonte di ispirazione che ha dato un apporto importante alla mia carriera e alla mia persona, ma guardo anche al di fuori».
La musicista, infatti, partecipando a diversi concorsi nazionali e internazionali, si è esibita in numerosi teatri in giro per il mondo.
«Ho vinto – afferma – il XXI International Fryderyk Chopin Piano Competition in Polonia. Ho suonato in un’orchestra in Russia. Tre anni fa ho fatto una serie di concerti in Sudafrica. Quest’estate sono stata in Francia. Ho fatto esibizioni anche in Germania, Svizzera, Austria, Ucraina, Spagna, Romania».
Prima classificata in Italia del concorso pianistico Steinway nella finale di Verona nel 2016, terza nel 2018 a Spoleto e al XXXV Premio Venezia, Greta Lobefaro, nello stesso anno, ha anche inciso un cd per la Odradek Records. Attualmente suona in un trio a Roma con violino e violoncello.
Walter Benjamin scriveva che il pianista «preme il tasto e la nota risuona», perché sottoposta a un congegno meccanico con delle precise leggi, a differenza della maggiore libertà d’espressione che ha a disposizione un violinista o un pittore. Lo scrittore, però, riconosceva in alcuni maestri del pianoforte la capacità di andare oltre, l’«incomparabile capacità di abbandonarsi alla cosa, legata a un’estrema precisione», la stessa che produce l’incanto e la naturalezza emanati dalle mani di Greta Lobefaro che accarezzano i tasti bianchi e neri.

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