Doveva essere una serata di musica e divertimento per i più giovani, ma per molti genitori si è trasformata in una delusione. A raccontarlo è la mamma di una bambina di 12 anni che ha partecipato al concerto di Anna Pepe, idolo dei teenager, lo scorso 13 agosto nella Città Bianca.
Il racconto
«Avevo sette sandwich nello zaino – spiega – e me li hanno fatti buttare tutti, come a tutti i partecipanti. Ma erano presenti soprattutto ragazzini tra i 10 e i 12 anni, accompagnati dai genitori: che problema avrebbe mai potuto causare un po’ di cibo?»
La donna parla di «un ammasso di panini e snack gettati all’ingresso», definendolo «un vero spreco, soprattutto in tempi come questi, in cui scendiamo in piazza per ricordare i bambini che muoiono di fame».
Non solo cibo. All’ingresso sarebbero state sequestrate anche le bottigliette d’acqua con tappo, con l’obbligo di buttarle. «Una volta dentro, ci siamo ritrovati davanti a prezzi folli: un pezzo di focaccia a 7 euro, una busta di patatine a 5. Con i bambini al seguito non potevamo certo lasciarli digiuni: un’estorsione bella e buona», denuncia ancora la madre.
Infine, il confronto con altre esperienze: «Ho portato mia figlia ad altri concerti e non mi è mai capitato nulla di simile. È stata una scelta ingiusta e ingiustificata». Il racconto della mamma riaccende i riflettori sulle regole spesso imposte nei grandi eventi e sulla necessità di bilanciare la sicurezza con il buon senso, soprattutto quando il pubblico è composto in gran parte da famiglie e giovanissimi.
