A quale proprietario di un cane non è mai capitato di essere avvicinato da qualcuno intenzionato ad accarezzare il suo amico a 4 zampe? E quante volte qualcuno ha chiesto se fosse possibile fare qualche metro al guinzaglio con l’animale? D’ora in poi, però, bisognerà fare attenzione a queste richieste: potrebbero celare una truffa.
Le segnalazioni
Numerosi nostri lettori brindisini, infatti, ci hanno segnalato un tentativo di estorsione che alcuni delinquenti starebbero cercando di perpetrare in città, facendo leva proprio sul migliore amico dell’uomo: il cane. Un nostro lettore, che chiameremo Vincenzo, ci ha raccontato questa storia. «Qualche settimana fa ero al dog park di via Provinciale per San Vito, nel quartiere Minnuta. Ad un tratto scorsi una signora, presumibilmente sudamericana, avvicinarsi al cancello del parco, ma senza avere con sé un cane». Quel dettaglio ha insospettito Vincenzo non poco. «Subito mi chiesi che cosa volesse, ma fu lei a dirmelo. Mi raccontò che il mio cane le ricordava il suo, morto da poco. Toccato dalla storia rimasi ad ascoltarla. Poi, mi chiese di giocare con il mio cane». Alla richiesta segue il benestare di Vincenzo: nulla poteva andare storto in un parco recintato, dove scappare con un cane al guinzaglio è pressoché impossibile. La situazione di lì a poco, però, sarebbe degenerata.
«Ad un certo punto – ci racconta il nostro lettore – la signora mi chiese se potesse tenere al guinzaglio il mio cane subito fuori il dog park. Al mio “no” la donna cercò di insistere, facendo leva sul ricordo di questo fantomatico cane morto da poco. Lì, però, capii che qualcosa non andava». Vincenzo ha quindi cercato di uscire insieme al suo cane dall’area, ma la donna ha cercato di bloccare l’uscita. Piazzatasi davanti al cancello, ha aperto le braccia e si è poggiata alla recinzione che lo costeggiava, rendendo impossibile passare.
I complici
Nello stesso istante la donna ha chiamato qualcuno al telefono, parlandoci in una lingua «simile al portoghese». Subito ha detto a Vincenzo che di lì a poco sarebbero arrivati il suo fidanzato e un suo amico. Impaurito, il nostro lettore è riuscito a spostare la donna e a scappare, salendo insieme all’amato cane nella sua auto parcheggiata qualche metro più avanti. «In circa 30 secondi riuscii a salire in auto. Mi girai e la donna era scomparsa».
Con lo stesso modus operandi una donna ha fermato un altro nostro lettore davanti all’ospedale Di Summa. L’uomo, però, è stato fortunato in quanto a lui si avvicinò il padrone di un altro cane. In quel caso la donna, quindi, non ha insistito ed è salìita in una macchina con due uomini ad aspettarla, andando via senza lasciare tracce di sé. Tutto fa pensare ad una truffa finalizzata ad estorcere denaro.
«Probabilmente – ci dice Vincenzo – se le avessi dato il cane l’avrebbe fatto salire in macchina e mi avrebbe chiesto, con l’aiuto dei due uomini, dei soldi per riaverlo indietro. Ho avuto paura».