Non solo la banchina portuale ma tutto il sistema del terminal ferroviario collegato. Il progetto imprenditoriale che vede collusi, secondo la gip del tribunale di Trani Marina Chiddo il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini e l’amico imprenditore Vito Leonardo Totorizzo, era molto più ampio includendo altri nomi, come il noto armatore Gianluigi Aponte, ma anche e Casillo, partiva anni prima, prima ancora che Minervini fosse candidato alle amministrative del 2022.
Le indagini
Dalle 442 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che ha mandato agli arresti domiciliari Minervini, emergono nuovi aspetti dell’inchiesta che ha svelato un sistema di condizionamento della macchina amministrativa che ha radici, almeno per quanto accertato, già nel 2020, quando forzature amministrative garantivano alla società di Totorizzo, la Istop Spamat srl di Molfetta, la “realizzazione di un terminal ferroviario a servizio dell’agglomerato industriale produttivo e commerciale di Molfetta”. Con “presa d’atto della proposta d’intervento e riconoscimento di interesse pubblico” il 23 settembre 2020 la Giunta comunale, su proposta del sindaco e dell’allora dirigente del Settore attività produttive, ingegner Balducci, “condivideva” l’atto di indirizzo del sindaco del 10 settembre e riteneva la proposta meritevole di pubblico interesse e di alto valore strategico per lo sviluppo socio-economico ambientale della città”.
Il progetto
Strategico a quanto avrebbero organizzato due anni dopo, la Istop Spamat voleva realizzare un terminal ferroviario finalizzato al trasporto merci navi ferrovia al servizio dell’agglomerato industriale produttivo, non solo di Molfetta ma addirittura di tutto il traffico merci del basso Adriatico: “L’intervento – si leggeva nella delibera – si propone di mettere in collegamento il nuovo porto commerciale, l’intero agglomerato industriale di Molfetta con la rete ferroviaria nazionale attraverso la realizzazione di un terminal ferroviario ed aree al servizio della logistica delle merci”.
Gli altri soci
La gip Marina Chiddo ricostruisce tutti i passaggi che portano a settembre 2022, ad elezioni vinte e con una carta in mano da giocare:
Totorizzo: «Io ho parlato, sono stato avant’ieri con il signor Aponte, sono stato tre quarti d’ora con lui. E lui è entusiasta di questa cosa».
Minervini: «E per che cosa?».
T.: «Per il trasporto ferroviario. Perciò questi adesso faranno la logistica insieme RFI e cosa. Io ho gioito appena ho visto queste cose».
M.: E questo vuol dire che l’RFI può fare suo ..».
Totorizzo: «No no no! A lui lo faccio io il coso. Lo faccio con Aponte e Casillo, Casillo, Aponte e il sottoscritto. Perciò appena … possiamo cominciare».