L’ex presidente della Comunità islamica di Puglia e imam di Bari, Sharif Lorenzini El Kafrawy, è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione con l’accusa di appropriazione indebita aggravata.
Per il Tribunale di Bari, Lorenzini si sarebbe appropriato di circa 87mila euro prelevati dai conti correnti sotto sequestro della società di certificazione «Halal», di cui era amministratore.
I fatti risalgono ai giorni immediatamente successivi al provvedimento di sequestro, notificato sia a lui che al suo socio Ahmed Sabry Mohamed Hefny. Entrambi erano già stati colpiti da un anno di interdizione dalle attività imprenditoriali per illecita influenza sull’assemblea e altre irregolarità gestionali. Un’indagine, coordinata dal pubblico ministero Fabio Buquicchio.
Secondo l’accusa, Lorenzini e Hefny, avrebbero prelevato, tra l’altro, 360mila euro, provocando un danno complessivo stimato in oltre 1,8 milioni di euro e mettendo in atto ulteriori condotte considerate fraudolente.
In particolare, il 18 e 19 gennaio 2018, Lorenzini avrebbe effettuato una serie di prelievi online tramite home banking da cinque conti correnti intestati alla società, nonostante fossero già sottoposti a vincolo giudiziario.
