Un passo significativo verso la riqualificazione e la piena fruibilità del Parco Naturale Regionale di Lama Balice è stato compiuto con l’approvazione, da parte della Giunta comunale di Bari, dello schema di accordo di collaborazione per l’attuazione del progetto “Lama Balice Fiume Verde“. La proposta, avanzata dall’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica Elda Perlino, sancisce una partnership strategica tra il Comune di Bari, il Comune di Bitonto e la Città Metropolitana di Bari.
L’obiettivo primario di “Lama Balice Fiume Verde” è trasformare l’area in una vera e propria infrastruttura verde, capace di rendere fruibile il suo ricco patrimonio naturalistico, preservandone al contempo la biodiversità e l’invarianza ecologica. Una visione unitaria di sviluppo della lama, coordinata dalla Città Metropolitana, che include anche il ripristino delle ex cave Selp e Ines, tra il centro urbano di Bitonto e la foce della lama.
Nuovi percorsi dal centro al mare
«Siamo molto soddisfatti di questo accordo di collaborazione, dopo il riconoscimento giuridico da parte della giunta regionale negli scorsi giorni del Parco di Lama Balice, che ha finalmente il suo statuto e i suoi organi di governo, passaggio fondamentale per rilanciare una nuova visione dello sviluppo e dell’accessibilità – ha commentato l’assessora Perlino -. Grazie allo stato giuridico che il Parco ha acquisito, ora siamo nelle condizioni di sviluppare al massimo tutte le sue potenzialità, in armonia con la sua governance, la Regione, la Città Metropolitana di Bari e il Comune di Bitonto, con cui da anni c’è una preziosa collaborazione».
Uno dei primi e fondamentali obiettivi sarà rendere il parco accessibile a tutti i cittadini, baresi e non, attraverso la creazione di nuovi percorsi che si estenderanno da Bitonto fino al mare. «La progettualità elaborata valorizzerà l’enorme potenziale ecologico della lama e del suo patrimonio arboreo», ha aggiunto l’assessora. I lotti del progetto saranno candidati a bandi specifici per ottenere i finanziamenti necessari, con le prime adesioni già a giugno ai bandi regionali per Infrastrutture verdi, Rete ecologica regionale e Fascia costiera.
Il “Fiume Verde”: un sistema integrato e sostenibile
Il progetto mira a creare un sistema territoriale integrato di spazi naturali, agricoli e di fruizione pubblica, collegando il Parco Lama Balice con la città di Bari, il litorale e l’entroterra bitontino. Saranno realizzati itinerari interni al Parco che permetteranno una fruizione coerente e continua di tutti gli ambiti naturalistici, culturali e paesaggistici.
L’intervento è stato suddiviso in sette lotti funzionali, pensati per facilitare la gestione progettuale, l’individuazione delle priorità e l’accesso ai diversi canali di finanziamento:
- Lotto 1 (Foce della Lama Balice): Riqualificazione della foce, valorizzazione delle zone umide e sistemazione delle connessioni costiere.
- Lotto 2 (Strada Rurale del Torrente – Vecchia SP54): Recupero e valorizzazione del ponte antico e rinaturalizzazione delle aree lungo il tracciato.
- Lotto 3 (Vecchio tracciato della SP54): Riqualificazione del tracciato, collegamento diretto a Villa Framarino (sede del Parco) e sistemazione delle aree limitrofe.
- Lotto 4 (Villa Framarino – Cava Selp Mazzitelli): Tracciato naturalistico nell’alveo della lama e riqualificazione ambientale delle cave dismesse.
- Lotto 5 (Cava Mazzitelli Selp): Opere di recupero ambientale e paesaggistico.
- Lotto 6 (Strada dell’Annunziata – SP 218 “Poligonale”): Interventi di recupero ambientale e connessione con il sistema territoriale del Parco.
- Lotto 7 (SP 218 “Poligonale” – Bitonto centro): Interventi di recupero ambientale e connessione con il sistema territoriale del Parco e il centro urbano di Bitonto.
Il progetto potrà accedere a diverse fonti di finanziamento, tra cui bandi regionali (Paesaggi Costieri, Infrastrutture Verdi, Rete Ecologica Regionale), fondi PNRR e Programmi Comunitari 2021-2027, oltre a risorse della Città Metropolitana di Bari. La progettazione è coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda metropolitana 2030 e del Piano Strategico Metropolitano, puntando su Nature-Based Solutions (NbS) per incrementare la resilienza dei territori, favorire la rigenerazione degli habitat e ridurre l’impatto ambientale. Particolare attenzione sarà dedicata alla valorizzazione delle architetture rurali e dei manufatti storici, alla rinaturalizzazione delle aree umide e all’integrazione delle infrastrutture per la mobilità dolce con la rete dei tratturi storici e dei percorsi ciclabili e pedonali. Saranno inoltre realizzati spazi di osservazione della biodiversità e percorsi didattico-naturalistici, in connessione con il centro visite di Villa Framarino.
