Un vero e proprio centro per la gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi è stato scoperto alla periferia di Bari, a Ceglie del Campo, verso il confine con il territorio del comune di Valenzano.
A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia locale del capoluogo pugliese nel corso di un servizio di monitoraggio di alcune strade dove, nei giorni scorsi, erano stati trovati rifiuti smaltiti illecitamente.
I vigili hanno così individuato una vasta area recintata che si estendeva per oltre mille metri quadrati. Qui, è stato accertato, si svolgeva attività di deposito, cernita, lavorazione dei rifiuti e stoccaggio.
Nell’area sono stati trovati rifiuti speciali pericolosi costituiti da apparecchiature fuori uso contenenti gas pericolosi, batterie al piombo, bombole di acetilene, carcasse di frigoriferi, condizionatori e congelatori, imballaggi metallici contenenti sostanze pericolose, scarti di rame, ferro e acciaio, condensatori e trasformatori disassemblati. Parte del materiale era già selezionato e suddiviso in ceste non omologate, prive di coperchi e depositate su suolo non pavimentato, né impermeabilizzato. C’era anche una macchina operatrice “ragno”, utilizzata per movimentare i rifiuti, la carcassa di un’altra macchina operatrice, tettoie metalliche sotto le quali avvenivano le attività di cernita dei componenti delle apparecchiature, due autocarri Fiat risultati di proprietà di due Ditte di Modugno, probabilmente in uso per la movimentazione e il trasporto dei rifiuti.
L’attività di gestione rifiuti è risultata completamente abusiva, priva dei registri di carico-scarico e delle autorizzazioni amministrative. Il deposito dei rifiuti, inoltre, avveniva in maniera incontrollata senza alcun rispetto delle norme tecniche previste dalle leggi, con diverse aree interne del fondo destinate anche a discariche.
L’area, risultata di proprietà di un 50enne, è stata sottoposta a sequestro (con i mezzi e le attrezzature, e i rifiuti catalogati), una persona è stata denunciata per una serie di reati ambientali.
In corso ulteriori accertamenti per la verifica dell’area e delle strutture e infrastrutture interne sotto il profilo della regolarità urbanistico edilizia.
«La lotta al degrado ambientale passa attraverso la ricostruzione della filiera della produzione e gestione illecita dei rifiuti», afferma Michele Palumbo, comandante della polizia locale di Bari. «Il danno ambientale conseguente è l’inquinamento e lo smaltimento successivo illecito dei residui della gestione; questo è un aspetto fondamentale per la lotta al contrasto dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti, sul quale continua è l’azione anche della polizia locale di Bari», conclude.







