Finisce agli arresti domiciliari Tommaso Minervini, il sindaco di Molfetta coinvolto nell’inchiesta della Procura di Trani per presunte irregolarità nella gestione di appalti come quello per il nuovo porto, lo sportello per l’occupazione e l’area mercatale. Con lui anche la dirigente comunale Lidia De Leonardis.
A differenza di Minervini e De Leonardis, finiti agli arresti domiciliari, scatta l’interdittiva di un anno per i dirigenti comunali Alessandro Binetti, responsabile unico del procedimento del porto, e Domenico Satalino, numero uno dei lavori pubblici. Divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione, invece, per l’imprenditore Vito Totorizzo che, secondo i pm, avrebbe tentato di manipolare a suo favore la gara per la realizzazione della banchina nord est del porto in cambio di voti a Minervini.
Il 3 maggio scorso il sindaco Minervini e gli altri indagati erano stati sottoposti agli interrogatori preventivi. A seguito di quei colloqui Marina Chiddo, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, ha deciso di applicare le misure cautelari. In totale gli indagati sono 21.