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Taranto calcio, la pausa al momento giusto per recuperare energie e serenità

Il Taranto non attraversa certamente il miglior momento della propria stagione e il pareggio interno per 1-1 contro lo Spinazzola, maturato nella gara dello stadio «Italia», finisce per alimentare dubbi e inquietudini in casa rossoblù. Un distacco ancora colmabile La classifica racconta ora di un distacco salito a nove punti dalla vetta, un margine ancora…
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Foto Walter Nobile/SS Taranto

Il Taranto non attraversa certamente il miglior momento della propria stagione e il pareggio interno per 1-1 contro lo Spinazzola, maturato nella gara dello stadio «Italia», finisce per alimentare dubbi e inquietudini in casa rossoblù.

Un distacco ancora colmabile

La classifica racconta ora di un distacco salito a nove punti dalla vetta, un margine ancora teoricamente recuperabile considerando che il girone di ritorno è iniziato soltanto da due giornate, ma che fotografa un periodo complesso sotto il profilo delle prestazioni e della continuità. La partita di domenica ne è la testimonianza più evidente. Il Taranto approccia bene al match, con un primo quarto d’ora giocato con intensità e discreta qualità, creando subito i presupposti per sbloccare il risultato.

Al 15’ arriva infatti l’occasione più nitida dell’incontro: cross teso di Losavio e tap-in ravvicinato di Aguilera che non trova lo specchio della porta, un episodio che avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara. Con il passare dei minuti, però, la spinta rossoblù si affievolisce e una carambola difensiva consente allo Spinazzola di trovare il vantaggio, spegnendo progressivamente la manovra ionica. La rete del pareggio firmata da Losavio riaccende l’entusiasmo del pubblico solo in parte.

Nonostante l’1-1 e la successiva inferiorità numerica degli ospiti per buona parte del secondo tempo, il Taranto fatica a dare continuità alla propria azione offensiva. Alla squadra ionica mancano lucidità e pazienza negli ultimi venti metri, oltre a un pizzico di fortuna, come nell’episodio del rigore non concesso per un evidente strattonamento su Russo, giudicato non punibile dal direttore di gara. Solo nel finale arriva un altro sussulto, con Loiodice che prova a caricarsi la squadra sulle spalle: il suo tiro a giro, però, trova la pronta risposta dell’estremo difensore barese, che nega la possibile gioia del gol.

Nemmeno gli innesti dalla panchina riescono a cambiare il copione di una gara che scivola via senza ulteriori scosse.

Cercasi serenità

La disapprovazione al triplice fischio racconta un ambiente che fatica a ritrovare serenità. Ora servirà resettare, ricaricare le energie e ritrovare equilibrio, perché da questo Taranto, per ambizioni e qualità, ci si aspetta inevitabilmente qualcosa di più. La pausa, probabilmente, giunge nel miglior momento: i rossoblù potranno recuperare forze, fisiche e mentali, per approcciare al meglio il nuovo anno.

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