«C’è un accumulatore seriale che ruba cani per strada e li tiene in pessime condizioni». La denuncia arriva da alcune volontarie di associazioni che si occupano di protezione animali. Del caso si sono interessati anche vigili urbani e polizia, che hanno messo in salvo i cagnolini ma «serve che qualcuno si occupi di quell’uomo», racconta chi è entrato nella villetta degli orrori.
Un piccolo casolare occupato abusivamente alle porte della città, dove un anziano vive in modo disumano, circondato da sporcizia. Nel giardino una vera e propria discarica, visibile perfino nelle foto satellitari di Google Maps, dove è accumulato di tutto, materiali edili di risulta, sanitari, carcasse di auto, pneumatici rottami di ogni genere e animali. «Va in giro con una vecchia Panda e raccatta cani ma poi se ne dimentica e spesso li troviamo morti o in condizioni di salute pessimi, denutriti e pieni di parassiti» spiegano le volontarie.
Gli animali, è confermato da foto e video realizzati nella proprietà, sono tenuti in gabbie piccolissime costruite artigianalmente con pezzi di mobili e reti di materassi. Le volontarie raccontano di aver trovato carcasse di animali sepolti solo in parte nel terreno accanto all’abitazione. «A spese nostre monitoriamo periodicamente la villa. Ogni volta va un volontario diverso che con una scusa chiede di dare un’occhiata. Per prudenza avvisiamo la polizia perché l’anziano ha già dato segni di escandescenza e una volta, a quanto pare, ha dato fuoco a cataste di rifiuti, mettendo in pericolo le attività vicine. Tra le tante cose accumulate ci sono anche bombole di gas». L’ultimo intervento congiunto di polizia, vigili urbani e servizio veterinario dell’Asl, un paio di settimane fa. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno sequestrato tre cuccioli e due cani adulti «che purtroppo sono finiti in canile e in ogni caso l’intervento non risolve la situazione perché ogni volta che gli togliamo dei cani poi lui se ne procura altri», spiegano le volontarie, che chiedono a servizi sociali e magistratura di intervenire perché «quell’uomo non si rende conto dei suoi problemi e va aiutato. Rischia di nuocere a se stesso e agli altri».