Il Taranto continua a costruire la propria identità tra campo, spogliatoio e tifo. Uno dei protagonisti di questo percorso è Gaetano Dammacco. Il trequartista rossoblù, arrivato in estate dopo le esperienze con Brindisi, Nardò e Puteolana, si è imposto come punto di riferimento nello scacchiere di mister Danucci, grazie alla sua capacità di accendere la manovra e creare occasioni.
Parole da leader
Intervistato in esclusiva ai microfoni de L’Edicola, Dammacco ha raccontato sensazioni e ambizioni in vista della sfida odierna contro l’Unione Calcio Bisceglie, in programma alle 15.30 allo stadio “Italia”: «Il ruolo dove mi esprimo meglio è quello di trequartista – spiega – perché da lì faccio nascere le azioni da gol. Mi ritaglio lo spazio per imbucare o tirare. Anche da seconda punta mi trovo bene, ma all’occorrenza posso adattarmi in qualsiasi zona dell’attacco. L’importante è dare sempre il massimo per la squadra». Il filo conduttore resta la compattezza. «Il segreto di questo Taranto è il gruppo. Siamo coesi, lottiamo su ogni pallone e ci diamo una mano a vicenda. È ciò che non deve mai mancare fino alla fine del campionato, perché solo così possiamo raggiungere grandi traguardi». La forza del collettivo si è vista anche nella sfida di Coppa Italia contro il Brindisi, disputata giovedì scorso: «Abbiamo fatto una grande prestazione, sia come singoli che come squadra. Solo il gol è mancato, ma c’è ancora il ritorno e lì ci giocheremo tutto».
Testa all’Uc Bisceglie
Ora, però, la testa è all’Uc Bisceglie: «Sarà una partita tosta, combattuta come tutte le altre. Quando le squadre vengono qui cercano di imporre il proprio gioco, ma noi vogliamo farci trovare pronti, contrattaccare colpo su colpo e ottenere il miglior risultato possibile. La classifica ora conta poco, il campionato è lungo e ogni gara sarà una battaglia. E contro il Taranto chiunque gioca la partita della vita».
Il tecnico
Il rapporto con mister Danucci è un valore aggiunto: «Con il mister mi trovo benissimo. Lo conoscevo già e questo mi ha facilitato, ma soprattutto apprezzo il modo in cui ci trasmette le sue idee. Con i compagni, anche se ci conosciamo da poco, sta nascendo una bella alchimia: si vede in campo che lottiamo uno per l’altro e questa è la base per andare lontano». Infine, un pensiero per i tifosi: «Sono straordinari, non ci hanno mai lasciati soli. In ogni partita ci sostengono con canti e incitamenti, non smettono un secondo. Noi rispondiamo sul campo dando sempre il massimo, anche per regalare loro una rivincita e l’orgoglio di vedere onorata questa maglia».
Banco di prova
Parole che trasmettono convinzione e appartenenza. Dammacco si candida a essere uno dei fari del Taranto, capace non solo di accendere la manovra, ma anche di incarnare lo spirito combattivo richiesto dalla piazza. La partita contro il Bisceglie sarà un banco di prova: per i rossoblù sarà fondamentale confermare quanto mostrato nelle prime uscite, costruendo passo dopo passo un percorso che vuole portare entusiasmo e risultati.