«Giù le mani dai Giochi del Mediterraneo». È l’invito accorato del commissario di governo Massimo Ferrarese dopo l’intervento a gamba tesa del senatore pentastellato Mario Turco che l’altro giorno ha puntato il dito contro le scelte del comitato organizzatore, in particolare la scelta di affittare due navi da crociera per ospitare il villaggio degli atleti.
«Capisco che la politica debba dividersi ed è normale, soprattutto in campagna elettorale, che i partiti litighino su tutto. Ma i Giochi del Mediterraneo no. Devono restare fuori da tutto questo perché è l’unica vera occasione che abbiamo per fare conoscere e apprezzare la nostra terra e soprattutto la nostra gente: pacifica, gentile, ospitale. Non litigiosa. Dispiace vedere che, pur di strappare un titolo su un giornale, c’è chi arriva a disprezzare perfino ciò che dovremmo proteggere con ogni forza. Lasciate stare i Giochi, appartengono ai nostri giovani e al futuro e sono la nostra vetrina in tre continenti e in 26 Paesi del Mediterraneo. Sarebbe da incoscienti, per una semplice campagna elettorale, fare un danno del genere alla nostra terra. Un errore imperdonabile», scrive Ferrarese sui social.
La polemica
Soffia sul fuoco della polemica anche il deputato di FdI Dario Iaia. «Nessun ritardo nei cantieri dei Giochi», dice e rivolgendosi a Turco aggiunge, «sospettiamo non abbiamo amore verso Taranto visto che si lancia in accuse e polemiche che di fatto sono smentite anche dal successo degli eventi degli ultimi giorni, grazie anche alla presenza straordinaria e non programmata inizialmente della Vespucci e di giornalisti provenienti dai 26 Paesi che parteciperanno ai Giochi. Un atteggiamento politicamente incomprensibile che lo porta a dire cose che non corrispondono alla realtà dei fatti. Da quando si è insediato il commissario Ferrarese, vale a dire da meno di due anni, è stato realizzato quanto non era mai stato realizzato prima. È partito il 75% dei cantieri, soprattutto per le opere più grandi. Un grandissimo risultato se solo si pensa che il masterplan di Ferrarese è stato presentato solo il 15 dicembre del 2023. In soli 16 mesi è stato fatto il lavoro che non è stato fatto nei quattro anni e mezzo precedenti di gestione affidata soprattutto alla Regione Puglia».