È un Pablo Aguilera sincero, diretto e sempre più leader quello intervenuto ai microfoni di Due Mari TV dopo il pareggio di Racale. L’attaccante del Taranto, già entrato nel cuore dei tifosi con sei gol in quattro gare di campionato più le reti in Coppa Italia, ha analizzato senza filtri la prestazione dei rossoblù e il suo momento personale: «Siamo il Taranto, una piazza importante. Sono felice di essere qui, ma voglio segnare solo per vincere: fare gol e non conquistare i tre punti non serve», ha ribadito l’argentino, consapevole del peso delle sue giocate ma ancor più della responsabilità collettiva.
Il punto di Aguilera
Sulla gara di Racale, Aguilera non ha nascosto le difficoltà: «Il campo era davvero pessimo, non si poteva giocare bene. Abbiamo subito un gol sfortunato, poi tre infortuni che ci hanno complicato la partita. Abbiamo pareggiato, parato un rigore e all’ultima azione secondo noi la palla era entrata, ma l’arbitro non l’ha vista. È successo di tutto».
Parole che confermano la complessità di una sfida condizionata dal terreno e dagli episodi. Il centravanti argentino ha chiarito anche il piccolo equivoco sul rigore, inizialmente conteso con Losavio: «Nessuna polemica. A volte tira lui, a volte io. Ci siamo parlati e deciso in un secondo. Siamo un gruppo unito». Aguilera ha poi raccontato il suo impatto con la città: «Taranto è una piazza grande, importante. Mi trovo benissimo con i compagni e con la società che mi ha dato fiducia».
E sugli obiettivi non si nasconde: «Sappiamo tutti cosa rappresenta questa maglia: dobbiamo vincere il campionato. Siamo a quattro punti, il torneo è lungo ma ci crediamo». Da bomber ritrovato a simbolo del nuovo corso rossoblù, Aguilera si conferma trascinatore dentro e fuori dal campo. Il suo messaggio è chiaro: contano i gol, sì, ma solo quelli che portano la vittoria. Taranto lo ha già capito. E lo segue.
