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Taranto, la proposta del sindaco Bitetti per la Regione: «Vicepresidenza a Pentassuglia»

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si complimenta col neo-governatore Antonio Decaro e chiede che la vicepresidenza della Regione sia affidata ad un tarantino. «Credo che in questo momento Taranto meriti un’attenzione particolare per recuperare il gap del passato. Pensiamo che a Taranto spetti la vice presidenza del governo regionale, magari con il più suffragato…
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Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si complimenta col neo-governatore Antonio Decaro e chiede che la vicepresidenza della Regione sia affidata ad un tarantino. «Credo che in questo momento Taranto meriti un’attenzione particolare per recuperare il gap del passato. Pensiamo che a Taranto spetti la vice presidenza del governo regionale, magari con il più suffragato del partito che ha preso più voti (l’assessore uscente all’Agricoltura Donato Pentassuglia del Pd n.d.r.), sarebbe un modo per riequilibrare i pesi politici e dare la giusta attenzione che la città e la sua provincia meritano», dice il primo cittadino ionico. Bitetti passa in rassegna brevemente i traguardi raggiunti dalla Regione negli ultimi vent’anni.

«La Puglia – dice – riceve un’attenzione diversa rispetto a quella che è stata molti anni fa. Ha recuperato in termini di attività produttive, di attenzione alle famiglie più bisognose. C’è da lavorare ancora sulla sanità, ma non siamo nelle condizioni di circa un ventennio fa. Va recuperato il rapporto tra personale sanitario medici infermieri e addetti e popolazione», ha detto Bitetti.

La città al voto

Alle urne per le regionali, domenica e lunedì appena passati solo tre tarantini su dieci si sono recati per votare. Un record in negativo nel desolante panorama del forte astensionismo. La città ha perso ben quattordici punti percentuali rispetto a 5 anni prima. Per Bitetti, «non è un bel segnale e tutto ciò non può lasciarci indifferenti». Nei giorni scorsi, il sindaco ha fatto visita agli operai che protestavano contro il piano del governo da 6mila cassintegrati bloccando le strade di accesso alla città. Bitetti ha scritto alla premier Giorgia Meloni invitandola a Taranto per fare chiarezza sui piani del governo e sul futuro del siderurgico. «Noi abbiamo bisogno di certezze e di verità».

A giugno scorso, sindaco e sindacati metalmeccanici hanno siglato un’intesa in cui si evidenziavano soluzioni responsabili. «Sono state ignorate», dice il sindaco. «Spero di essere smentito, noi abbiamo sempre pensato che fosse stato messo in campo un bluff per provare a scaricare la responsabilità su qualcuno».

Le soluzioni per l’ex Ilva

Sul siderurgico è in corso da mesi uno scambio di accuse senza esclusione di colpi. Urso punta il dito contro le amministrazioni locali e contro la procura, che ha sequestrato senza facoltà d’uso l’altoforno dove a maggio scorso si è verificato un maxi incendio, per fortuna senza feriti. Il sindaco Bitetti parla di responsabilità e politiche chiare da parte dell’esecutivo nazionale nella gestione della vertenza.

Bitetti contesta il progetto inizialmente esposto dal governo che prevede la costruzione a Taranto del polo Dri, cioè gli impianti per la preriduzione del ferro con cui alimentare i forni elettrici che verranno costruiti. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso insiste, mentre nel frattempo si è fatta avanti Gioia Tauro, che vorrebbe ospitare gli impianti Dri e un degassificatore. Per Bitetti è necessario puntare su una decarbonizzazione progressiva e concreta dell’acciaio di Stato, da realizzare in tempi contenuti.

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