Ha agito sotto l’effetto della cocaina il 42enne tarantino Leo Varallo, bloccato sabato scorso dopo aver ferito a colpi di pistola due agenti della questura, in viale Magna Grecia, che gli avevano intimato l’Alt in seguito alla segnalazione di un tentativo di rapina di una Porche presso una concessionaria della zona.
Gli esami clinico-tossicologici hanno evidenziato la positività alla sostanza stupefacente «che giustificava la sua forza fisica spropositata e la sua aggressività», come si legge nell’ordinanza del gip del Tribunale di Taranto che ha convalidato l’arresto dell’uomo.
Varallo, si legge nel testo dell’ordinanza di convalida riportata da LaPresse, «estraeva la pistola e apriva il fuoco verso il parabrezza anteriore della volante con il preciso intento di colpire gli operatori di polizia. La numerosità dei colpi denota la consapevolezza, se non l’intenzione, di cagionare lesioni letali», scrive il gip.
L’indagato, infatti, «ha esploso i colpi di arma da fuoco a brevissima distanza dagli agenti che, al momento degli spari, si trovavano sui sedili anteriori della vettura di servizio e, dunque, erano impossibilitate a porsi efficacemente al riparo dall’azione lesiva», sottolinea il giudice per le indagini preliminari. E ancora: «l’indagato, nell’occasione, ha di fatto scaricato l’arma da lui illegalmente portata in luogo pubblico, sempre mirando in direzione delle due persone offese» mirando «ad altezza d’uomo, più precisamente all’altezza del capo delle persone offese e del loro tronco, ossia di distretti corporei vitali».