Nuovo scacco al clan Pascali. All’alba gli agenti della squadra mobile della questura di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 38 persone. Per quindici di loro la procura antimafia contesta il reato di associazione mafiosa aggravata dalla disponibilità di armi. Il clan dei fratelli Nicola e Giuseppe Pascali, già condannati con sentenza definitiva, secondo l’accusa continuava a dettare legge al quartiere Paolo VI attraverso una forma di intimidazione silente e simbiotica sul territorio.
In tutto sono 58 gli indagati coinvolti nell’inchiesta. Tra i capi d’accusa anche spaccio di sostanze stupefacenti e alcuni agguati per i quali è contestato il tentato omicidio. Uno, in particolare, una sparatoria avvenuta in pieno giorno in centro città, sarebbe stato messo a segno per futili motivi: l’uomo contro il quale è stato aperto il fuoco era colpevole di aver chiesto l’amicizia alla moglie di uno degli indagati.
Gli agenti della mobile hanno portato in carcere ventotto indagati, per altri dieci sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nel corso della giornata i dettagli dell’inchiesta saranno illustrati in questura. All’incontro partecipano anche il direttore centrale anticrimine prefetto Francesco Messina ed il direttore della prima divisione Sco Marco Garofalo.
