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«Israele ha negato il mio ingresso a Gaza perché ero scomodo»: la denuncia di un operatore umanitario tarantino – VIDEO

L’operatore umanitario tarantino Gennaro Giudetti ha annunciato sui social di essere stato bloccato dalle autorità israeliane e di non poter più rientrare nella Striscia di Gaza. Giudetti, tornato in Italia alcune settimane fa dopo aver trascorso nove mesi a Deir el Balah, ha spiegato che la decisione è dovuta al suo ruolo di testimone diretto del conflitto.

«Io ero uno dei pochi operatori internazionali a raccontare tutti i giorni quello che accadeva sul campo e quindi ero scomodo per Israele», ha dichiarato in un video. Giudetti ha sottolineato come l’accesso a Gaza sia strettamente controllato e come gli operatori umanitari internazionali restino spesso l’unica fonte di informazione, dato che la stampa internazionale non può entrare e quella locale palestinese «viene uccisa e fatta fuori».

L’operatore ha recentemente partecipato a una manifestazione pro-Gaza a Taranto, dove ha raccontato la drammatica realtà vissuta a Deir el Balah, nel Sud della Striscia. «Bombardano via nave, con carri armati, cecchini, droni, elicotteri, aerei», ha riferito Giudetti, aggiungendo che «di notte i bombardamenti si intensificano, perché la gente dorme nelle tende e puoi ammazzarne di più».

Ora, bloccato in Italia, Giudetti ha annunciato che si muoverà «da Nord a Sud per fare incontri e raccontare quello che ho visto con i miei occhi dall’inferno di Gaza».

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