Al “Giuseppe Specchia” di Galatina, il Taranto si affaccerà con i massimi gradi consentiti da un campionato e cioè da capolista. Un ruolo che gli si addice. È un vestito che indossato ne aumenta il prestigio e tuttavia toglierselo potrebbe essere più facile di quel che si pensi. Sin dal fischio di inizio, fissato questo pomeriggio alle 15,30. i rossoblù dovranno cominciare a martellare le postazioni avversarie, con pressing, recupero palla e verticalizzazioni.
Tutta mercanzia che ha ampiamente messo in mostra nelle precedenti uscite. Si tratta di ripetere le prestazioni eccellenti, che hanno permesso alla squadra di esprimersi con carattere e fare bottino pieno: quattro vittorie su quattro. Il Galatina non ha alcuna intenzione, soprattutto davanti ai suoi tifosi, di cedere le armi davanti alle ambizioni tarantine.
Un eventuale successo avrebbe un sapore doppio, anche perché rilancerebbe una classifica difficile, che vede i bianconeri con soli tre punti. Tre pareggi e una sconfitta: è questo il bottino dei salentini, sconfitti al debutto dal Brindisi per 3-0. Risultato pesante, poi parzialmente dimenticato nelle tre successive uscite con Gallipoli (1-1), Unione Calcio Bisceglie (2-2) e Nuova Spinazzola (1-1).
I precedenti
Non è la prima volta che Galatina e Taranto si incontrano. Tre gli incroci in archivio, tutti in serie D. Salendo sulla macchina del tempo bisogna tornare indietro alla stagione 1999/2000 per rivedere il film dell’ultima sfida in trasferta. Correva il 7 aprile 2000 e Barraco e D’Isidoro piegarono i padroni di casa con due reti nella ripresa. I restanti due confronti raccontano di altrettanti pareggi, il primo il 3 dicembre del 1994, il secondo il 22 novembre 1998, chiusi con identico risultato di 1-1.
Concentrazione
La presenza del Taranto genera sempre una festa, che nasconde tutte le insidie di un campionato che si vince soltanto senza mai perdere la concentrazione. Una richiesta che il tecnico Ciro Danucci ha inoltrato ai suoi per difendere il primato. In due occasioni su quattro la squadra ha vinto senza subire reti (Nuova Spinazzola e Uc Bisceglie), nelle altre (Polimnia e Virtus Mola) ha dovuto realizzare tre reti per piegare le resistenze avversarie. Il lato nascosto di quest’ultima tipologia di vittorie è la grande pazienza che accompagna la squadra, consapevole dei propri mezzi e capace di attendere il momento giusto per partire all’assalto e colpire. Oggi potrà farlo anche accompagnato da 150 tifosi e sarà la prima volta che si potrà godere del supporto in trasferta. L’allenatore ionico, nello stilare il suo undici anti Galatina, terrà conto delle certezze.
A iniziare dai pali, che verranno difesi dall’under De Simone. Sul tema portiere, infatti, si potrà pensare a un cambio con Fallani solo e soltanto se gli under di movimento dovessero fornire garanzie di rendimento. La difesa a quattro, essendo Konatè ancora alle prese con l’infortunio rimediato a Mola, potrebbe essere la stessa scesa in campo con la Uc Bisceglie e cioè, da destra verso sinistra, Hadziosmanovic, Delvino, Brunetti e Derosa. In mediana potrebbero agire Etchegoyen e Di Paolantonio, quindi una possibile novità tra i tre trequartisti: Calabria potrebbe prendere il posto di Vukoja e muoversi alle spalle del solito Imoh, assieme a Souarè e Monetti.
