«Abbiamo 48 ore per decidere». È perentorio il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella riunione con gli enti locali relativa all’accordo di programma per l’ex Ilva di Taranto.
Il ministro ha spiegato di aver «liberato la mia agenda per i prossimi due giorni» e ricorda che «giovedì 10 è stata convocata la Conferenza dei servizi tecnica» per la nuova autorizzazione Aia. «Senza un’Aia come quella che deve essere deliberata dalla Conferenza dei servizi sulla sostenibilità anche sul piano sanitario, non soltanto ambientale, la sentenza è già scritta», ha osservato.
All’avvio della riunione Urso avrebbe posto cinque domande. «Siete d’accordo su un piano di decarbonizzazione in un arco temporale congruo e sostenibile sul piano tecnologico, economico e occupazionale?», è la prima domanda. «Siete d’accordo a realizzare a Taranto il polo Dri per alimentare i forni elettrici? Noi abbiamo pensato di realizzarlo a Taranto ma ovviamente non è l’unica sede italiana: se siete d’accordo con la nostra ipotesi dovrebbero essere almeno tre. Il polo Dri ha bisogno di molto gas. Siete d’accordo sulla realizzazione della nave rigassificatrice?”, avrebbe chiesto inoltre Urso.
Le altre due domande sono: siete d’accordo sulla realizzazione di un impianto di desalinizzazione? Possiamo procedere alla continuità produttiva nell’ambito dell’Aia, per salvaguardare posti di lavoro e quote di mercato?