Dopo l’avvistamento di venerdì scorso sull’ex Ilva, è in via di presentazione alla Procura della Repubblica di Taranto la denuncia di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria per il sorvolo di quattro misteriosi droni sullo stabilimento. L’iter è partito già nella giornata di ieri, mentre nell’immediatezza del fatto sono stati allertati dall’azienda sia la questura che i carabinieri, accorsi nello stabilimento.
«Faceva una carta impressione vedere questi droni, che erano grandi e muniti di una lucina rossa – spiegano ad AGI fonti interne alla fabbrica – Il sorvolo non è durato poco. Li abbiamo anche seguiti con la vigilanza interna, ma poi, ad un certo punto, li abbiamo persi di vista. Insieme alle autorità, stiamo cercando di capire cosa è successo, cosa stavano facendo o avevano intenzione di fare, di chi fossero questi droni e perché sono arrivati sulla fabbrica».
In una nota diffusa ieri sera, AdI ha detto che «non si registrano conseguenze a persone o impianti, la cui sicurezza rimane la priorità assoluta per Acciaierie d’Italia» e che «saranno inoltre presi contatti con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) al fine di valutare le più opportune azioni per garantire la sicurezza degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia in considerazione del loro status di siti di interesse strategico nazionale».
Intanto l’ex Ilva di Taranto attraversa un momento particolare perché è in corso una nuova procedura di vendita e le offerte dei potenziali investitori sono attese entro il 26 settembre prossimo.
