Un cerchio di persone sulla spiaggia che si tengono per mano. Sono gli angeli cantati da Gaetano Di Michele, cantautore tarantino di 29 anni che a loro, agli angeli, a chi si dedica al prossimo, alle persone con disagio, agli anziani, dedica i suoi versi. «Tu non ti arrenderai», canta, rivolgendosi agli «angeli custodi di un mondo» che non si vede. Nelle immagini di “Gli Angeli” c’è anche l’attore Mingo De Pasquale (ex Striscia), nel ruolo del cuoco di una mensa sociale e poi di un maestro in una classe inclusiva. Quella di Di Michele è una storia da raccontare, fatta si sofferenza giovanile, resilienza e riscatto grazie alla musica.
I dolori dell’infanzia
«Ho avuto un’adolescenza difficile – racconta il cantautore pugliese – sono stato vittima di bullismo. Ero sovrappeso ed i miei coetanei mi deridevano. Mi sentivo in difetto per quello che mi dicevano. A 13 anni frequentavo l’oratorio Maria Ausiliatrice. La musica era l’unica cosa che mi portava in un altro mondo, mi staccava dal quotidiano trasmettendomi vita ed energia. Tornato da scuola mi chiudevo in camera mia e restavo in silenzio. Mi sentivo sempre diverso e inadeguato. Cercavo rifugio nella musica, ascoltandola, suonandola, scrivendo quello che mi passava per la testa. Grazie al linguaggio universale che è la musica, ho trovato la forza di uscire di casa, di volermi più bene. La musica mi ha messo in contatto con gli altri e crescendo mi ha fatto incontrare artisti e musicisti del panorama nazionale. Solo col passare degli anni ho realizzato compiutamente il percorso che ho fatto da adolescente e quello che ho attraversato. Sento ancora oggi che ci sono delle ferite. Di certo io ho superato ma quelle ferite non si cancellano».
Il percorso autorale
Il percorso di scrittura di Di Michele si fonda su brani impegnati che raccontano storie del quotidiano. Oggi Gaetano è presidente di un’associazione di volontariato, “Gli angeli dello spettacolo” che si impegna in diversi progetti. «Principalmente cerchiamo di dare una mano a chi già opera sul territorio ed in particolare a chi si occupa di ragazzi diversamente abili. Quando sei vicino a loro, ti accorgi che hanno una forza interiore incredibile. Sono puri, diretti, certe volte ti spiazzano perché non hanno abbiamo tante sovrastrutture come noi, sono meno ipocriti. Quando sono con loro mi danno serenità, mi trasmettono semplicità. Quando uno pensa ai difetti fisici personali, ai piccoli problemi quotidiani e si raffronta con questi ragazzi che, nonostante problemi ben più seri, affrontano la vita con felicità e sorrisi, non si può che restare sopraffatti da tanta bellezza e viene voglia di raccontarla e condividerla».
Il volontariato
Nel 2016, un incontro fortuito con Francesco Tambasco, attuale presidente di Ata Soccorso Milano segna una svolta importante nel percorso di Gaetano. Insieme danno vita al progetto musicale “Gli Angeli”, una canzone nata dalle parole e dai pensieri di ragazzi con disabilità. Il brano diventa un inno alla speranza e all’inclusione, toccando i cuori di molte persone. Nel 2024, poi, nasce “Chi male fa”, un nuovo progetto musicale realizzato in collaborazione con l’associazione “City Angels” di Milano ed il suo presidente Mario Furlan. Il brano, scritto da Claudio Daiano, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà delle persone senza fissa dimora, delle donne vittime di violenza e di tutti “gli ultimi”, coloro i quali vivono ai margini della società. «A breve uscirà un video sulle piattaforme con un ospite speciale», racconta Di Michele, che immagina il suo futuro non solo nella musica ma sopratutto nel sociale. «Voglio impegnarmi nelle scuole, raccontare ai giovani le insidie dei social e del cyberbullismo», dice.