Aeroporti di Puglia (AdP) e l’Assessorato regionale ai Trasporti proseguono nel loro «impegno concreto» per restituire «piena funzionalità» allo scalo di Grottaglie, definito in una nota, «strategico per il territorio» e che «è anche il primo spazioporto in Italia».
Lo comunica in una nota AdP in merito a quelle che sono le attività in corso per lo scalo in provincia di Taranto.
Da ieri, inoltre, informano da AdP «sono in corso trattative commerciali con un importante operatore internazionale, e che confidiamo possano concludersi a breve, che favoriranno lo sviluppo di ulteriori importanti attività sullo scalo».
Sul fronte del futuro avvio di collegamenti commerciali, lo studio affidato al professor Stefano Paleari sulla continuità territoriale, e che riguarda anche gli altri tre aeroporti pugliesi, «apre un interessante scenario anche per lo scalo jonico». Le prime indicazioni, infatti, «non escludono che l’aeroporto di Grottaglie possa rientrare tra quelli ammessi ai benefici della continuità territoriale, con ricadute positive per la mobilità dei cittadini e per lo sviluppo economico».
Aeroporti di Puglia, prosegue la nota, «rimarca ancora una volta la necessità di procedere con estrema serietà e cautela, come peraltro ribadito dal Mit che, in riscontro a una richiesta avanzata dal Comitato “Pro Aeroporto di Taranto Grottaglie” ribadiva che “qualsiasi progetto di Osp (oneri servizio pubblico) che andrebbe proficuamente istruito prima” di una Conferenza di Servizi “stante la ristrettezza dei tempi per la conclusione dei propri lavori (45 giorni), non può prescindere dalla verifica dell’esistenza dei presupposti previsti dalla normativa comunitaria in materia. Verifica, questa, che comunque deve essere supportata da uno studio circostanziato”».