Sono 1512 i giorni che il Bari ha dovuto attendere per ritrovare una partita di campionato in Serie B. Sono trascorsi oltre quattro anni da quel 18 maggio 2018, quando i biancorossi allenati da Grosso superarono al San Nicola il Carpi 2-0 con reti di Galano e Brienza. Ultimo atto di un torneo chiuso con l’eliminazione nel preliminare playoff per mano del Cittadella fuori casa. Epilogo amaro anche figlio di una penalizzazione in classifica, a causa di inadempimenti amministrativi e contabili relativi al pagamento degli stipendi (il famoso F24) che costrinsero il Bari all’inversione di campo e ad inseguire, invano, la vittoria. Era solo l’inizio della catastrofe che poi portò al fallimento sportivo il 16 luglio 2018 e alla conseguente ripartenza nei dilettanti sotto la rinascita firmata De Laurentiis. Quindi subito il ritorno nei professionisti e tre lunghi anni di «inferno» per riguadagnare quella Serie B perduta per gravi responsabilità societarie.
Ad oltre quattro anni e due mesi dall’ultima volta riecco il palcoscenico della cadetteria. Questa sera alle 20:45 i biancorossi faranno il loro debutto al Tardini contro il Parma di Fabio Pecchia. Subito una partenza in salita per gli uomini di Mignani, al cospetto di una delle big del torneo, candidata alla vittoria finale, e per di più guidata da un allenatore specialista in promozioni nella massima serie. Ben due negli ultimi sei anni, con Verona e Cremonese, quest’ultima freschissima.
Parma «bestia nera»
Fortunatamente nel calcio le statistiche vengono spesso smentite, altrimenti sarebbero dolori: i precedenti tra le due formazioni sono nettamente appannaggio dei ducali, sia negli incroci totali, sia nelle sfide in Emilia. In 58 appuntamenti si contano solo 13 affermazioni del Bari, il doppio delle sconfitte, 26, e 19 pareggi. Bilancio ancora più negativo al Tardini dove l’intera posta in palio è stata portata a casa solo in tre occasioni. Per il resto 16 ko e 10 pareggi. Nefasta anche l’ultima volta contro i gialloblu fuori casa: era il 12 maggio 2018, vittoria di misura dei ducali. Per trovare un successo del Bari bisogna andare indietro nel tempo di undici anni, alla stagione di Serie A 2010-2011. Ancora più remoto l’ultimo sorriso dei pugliesi in B: 48 anni fa una rete di Scarrone permise ai biancorossi di espugnare lo stadio emiliano.
Male anche il confronto del Bari con Fabio Pecchia: sono due i precedenti coincisi con altrettante vittorie del tecnico laziale quando era sulla panchina del Verona nel campionato di Serie B 2016-2017. Sia la gara di andata, sia quella di ritorno terminarono 1-0. Confronto inedito invece per i due tecnici, con Mignani che farà il suo debutto in Serie B.
La formazione
Sono 22 i convocati per la sfida del Tardini. Tre gli assenti nel Bari: Vicari, ancora alle prese con i postumi dopo la distorsione alla caviglia destra, Ceter, che però è sulla via del recupero (possibile una convocazione per la gara con il Palermo), e Benedetti, squalificato. L’undici di partenza non dovrebbe discostarsi molto dalla squadra che ha battuto il Verona in Coppa Italia: Caprile va verso la conferma tra i pali. Pucino e Ricci sulle corsie laterali della difesa. Al centro della retroguardia Di Cesare, quindi ballottaggio Gigliotti-Terranova. Vista l’assenza di Benedetti Maita scalerà nel ruolo di interno destro, con Maiello in cabina di regia e Folorunsho mezzala sinistra. In attacco Mignani annovera due varianti: o ripresentare il terzetto che ha fatto ammattire la difesa del Verona, con Botta alle spalle di Cheddira, quest’ultimo nelle vesti di punta centrale, e Cangiano più largo a sinistra, oppure confermare il tridente «formato Serie C», con Antenucci al posto del 20enne napoletano del Bologna. Sembra ancora una volta destinato a partire dalla panchina D’Errico. Per il suo debutto in B il Bari sarà accompagnato da circa 1000 tifosi. Prima del fischio d’inizio la Lega di B ha previsto un cerimoniale scenografico sugli spalti che coinvolgerà 200 bambini del settore giovanile del Parma e affilati alle scuole calcio della società emiliana.