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Berlusconi suona la carica anche in Puglia: «Il federalismo fiscale giova a Nord e Sud» – VIDEO

Il redivivo Berlusconi torna di nuovo in campo e a 9 anni dai guai giudiziari che lo hanno interdetto ai pubblici uffici eccolo pronto a ricandidarsi al Senato. Un annuncio coinciso ieri con un’intervista telefonica concessa a Radio Norba in cui il Cavaliere ha parlato del programma elettorale del centro destra. Nessun cenno alle sue…

Il redivivo Berlusconi torna di nuovo in campo e a 9 anni dai guai giudiziari che lo hanno interdetto ai pubblici uffici eccolo pronto a ricandidarsi al Senato. Un annuncio coinciso ieri con un’intervista telefonica concessa a Radio Norba in cui il Cavaliere ha parlato del programma elettorale del centro destra. Nessun cenno alle sue aspirazioni personali che stavolta puntano allo scranno più alto delle istituzioni, l’elezione a presidente del Senato che dovrebbe concretizzarsi dopo la vittoria delle politiche così come recita l’accordo firmato con gli alleati Meloni e Salvini.

Tornando all’intervista alla radio del Sud il leader di Forza Italia s’è soffermato sul federalismo. Un progetto ai box da anni per il potenziale effetto devastante sul divario nord-sud. Ma Berlusconi sul punto è stato chiaro. «L’autonomia differenziata è certamente una conquista, ma naturalmente non deve penalizzare le regioni più deboli». Non a caso ha assicurato che «i livelli essenziali di prestazione devono essere garantiti a tutti i cittadini come prevede la Costituzione e suggerisce il buon senso». Di qui la conclusione del ragionamento: «Non sono contrario ad una sana concorrenza tra le regioni sulla qualità e sul costo dei servizi erogati». Detto in altre parole: «il federalismo fiscale è un buon principio che responsabilizza il governo locale e che può giovare al Nord e al Sud». Poi un accenno sulle grandi opere nel mezzogiorno. «Grazie a noi – ha ricordato -l’alta velocità è arrivata a Salerno, ma ora deve continuare per tutto il Sud fino alla Sicilia». E non poteva mancare il vecchio cavallo di battaglia: il Ponte sullo Stretto di Messina, che, sostiene il leader azzurro, «il centrodestra aveva progettato, finanziato e appaltato e che oggi, se la sinistra non avesse bloccato tutto, sarebbe in funzione già da tempo». Intanto in Puglia i colonnelli forzisti scaldano i motori in vista della campagna elettorale. Il commissario regionale, l’onorevole Mauro D’Attis, e il numero due, il senatore Dario Damiani, raccontano di avere da quattro anni i motori accesi e di essere pronti a mettere il piede sull’acceleratore in vista del 25 settembre. Una chiamata alle armi dopo gli incontri elettorali tenuti a Taranto, Foggia, Polignano a Mare e Brindisi. D’Attis e Damiani annunciano che «a breve saranno definiti i collegi e presentate le liste, fascicoli ora nelle mani del presidente Berlusconi». In realtà qualche malumore serpeggia in Forza Italia visto che, a differenza di quanto avviene in Puglia, in altre regioni gli uscenti riconfermati hanno già firmato la candidatura. Non a caso l’onorevole Luigi Vitali a scanso di sorprese ha trovato casa in Azione, la lista di Calenda.

Il video integrale dell’intervista rilasciata a RadioNorba.

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