Nelle sale operatorie del presidio di Melfi dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo un paziente adulto con perdita completa dell’udito da un lato sarà trattato chirurgicamente con tecnologia di ultimissima generazione “Cochlear Osia”.
Sarà il primo intervento nel suo genere in Italia. Il “Cochlear Ostia” è un dispositivo dotato di una parte interna che viene impiantata chirurgicamente, composta da un sistema di ancoraggio in titanio, un magnete, dei circuiti ed un sistema di trasduzione piezoelettrico, che si associa ad una componente magnetica esterna, a forma di bottone sottile, che contiene microfoni e batteria ricaricabile, che si posiziona al di sotto dei capelli, interfacciabile con gli smartphone.
Il dispositivo è destinato prevalentemente ai pazienti affetti da sordità complete monolaterali e consente di riprendere a sentire i suoni e le parole provenienti dal lato leso, oltre che a riuscire a localizzare nuovamente la posizione della fonte sonora ambientale, ovvero le due principali difficoltà del paziente affetto da questo tipo di sordità.
L’intervento sarà eseguito dal dottor Italo Cantore, dal dottor Giuseppe De Cunto e dagli specialisti otorino dell’Azienda, in equipe con l’anestesista dottor Felice Severino.
«Il governo regionale, nell’ambito della programmazione sanitaria, sta lavorando per rendere più attrattive le strutture ospedaliere sia per i lucani che per i cittadini delle altre regioni, con prestazioni all’avanguardia», dichiara il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi: «Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, esattamente come nel caso di questo trattamento chirurgico – aggiunge – dobbiamo puntare sulla qualità delle prestazioni mediche erogate, mettendo i professionisti delle nostre strutture nelle migliori condizioni di lavoro e attraendo nuove figure mediche da tutta Italia».
«L’intervento è il primo di un ambizioso progetto sulla chirurgia della sordità che intende coinvolgere il presidio ospedaliero di Melfi nell’ambito più generale dell’implantologia», è il commento del direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera: «L’importante traguardo – conclude – si inserisce nell’ambito dei distinti percorsi di specializzazione intrapresi dai presidi ospedalieri afferenti all’azienda ospedaliera regionale sotto l’impulso della direzione strategica, con la possibilità assicurata ai pazienti lucani e delle regioni limitrofe di eseguire, presso il presidio ospedaliero di Melfi, delicati ed importanti interventi di microchirurgia dell’orecchio medio con le più recenti metodiche di trattamento».