Ai suoi pazienti chiedeva soldi per prestazioni gratuite e garantite dal sistema sanitario nazionale. È tornato in libertà l’oncologo barese Vito Lorusso ma resta indagato. Il medico è stato arrestato lo scorso il 12 luglio, e poi posto ai domiciliari, con le accuse di concussione, peculato e accesso abusivo al sistema informatico sanitario. Secondo quanto emerso nelle indagini, sarebbero una quindicina gli episodi contestati a Lorusso, iniziati nel maggio del 2019.
L’inchiesta della procura è stata avviata nel novembre del 2022 dopo la denuncia presentata dalla figlia di una paziente seguita dall’oncologo. Lo scorso ottobre l’Istituto tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari a conclusione di un procedimento disciplinare, aveva disposto il licenziamento del medico.
L’attenuazione della misura cautelare è stata disposta il 23 dicembre dopo che la procura di Bari aveva notificato qualche giorno prima l’avviso di chiusura delle indagini.
Bari, chiedeva soldi per prestazioni sanitarie gratuite: chiuse le indagini torna libero l’oncologo Lorusso
di Redazione
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