La torcia olimpica di Milano Cortina 2026 approda in Puglia: oggi a Taranto, domani a Lecce e il 31 arriverà a Bari, concludendo la sua giornata di staffetta con una grande festa di Capodanno a Largo Giannella, dove sarà acceso il braciere, celebrando sport, musica e territorio con tedofori locali e volti noti.
Il percorso in Puglia include anche altre città come Brindisi, Ostuni, Monopoli e Polignano a Mare nel corso della giornata, con un evento cittadino che culminerà nella cerimonia serale. «Il sogno di un bambino», «il coronamento di un percorso», «un momento che è condiviso con la comunità sportiva che vivo quotidianamente», uniti per trasferire i valori: questi alcuni dei messaggi lanciati nelle chiacchierate con alcuni tedofori baresi e della provincia, Emanuele Fortunato, Michele Raimondi e Adriana Dammicco. Non è un caso che i tedofori, 10.001, siano stati scelti con un criterio che incarnasse tali valori: passione, talento, energia e rispetto.
L’energia di Adriana
Il dinamismo dei tedofori è simbolo di resilienza, impegno civico e spirito di squadra, nelle parole di Adriana Dammicco, maestra e istruttrice dell’A.D. Sport: «Non vedo l’ora e sono molto emozionata anche nel raccontarlo. Lavoro con bambini e adulti ogni giorno, impegnandomi a trasmettere i valori dello sport, oltre agli insegnamenti propri della disciplina. Portare la torcia è il coronamento di un sogno che desidero condividere con i miei atleti, amici e colleghi, anche esterni al mio ambito lavorativo. La «Torcia» è quel «fuoco» che ognuno di noi ha dentro e che desidero, con tutta me stessa, trasmettere e condividere, coinvolgendo quante più persone possibile in uno spirito comune di collaborazione. Ho 37 anni e il mio passaggio avverrà in via Putignani 79 (a Bari, ndr)».
La passione di Michele
Il valore della passione si riflette nelle storie dei tedofori, che rappresentano l’originalità, la forza fisica ed interiore come nelle parole di Michele Raimondi, 52enne, dell’asd Gioia Running: «Sono un’amante delle corse a livello amatoriale e il 31 per me sarà una corsa davvero speciale, credo la più bella che ricorderò per sempre. Un sogno che avevo da piccolo, quando vedevo in tv le Olimpiadi. Nelle corse ho il ruolo di guida esperta detto anche pacemaker, un compito di responsabilità, questa volta ideale ma davvero solenne. Percorrerò l’ultimo tratto lungo Largo Giannella».
Il talento di Emanuele
Il talento rappresenta l’eccellenza e il potenziale dei tedofori, capaci di ispirare le generazioni future cosi come fa nel quotidiano il maestro di jujitsu Emanuele Fortunato (42enne) dell’Olympia Grifo Ruvo di Puglia: «La mia vita sul tatami, da quando ero piccolo, amando lo sport e insegnando come maestro. Portare la Fiamma Olimpica, aiuta alla divulgazione dei principi e il coronamento di un sogno. Passerò da via Nicolai».










