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Vaccinazioni in picchiata al Sud: valori sotto soglia nelle coperture dei bimbi dai 5 agli 8 anni

Calano le vaccinazioni pediatriche. Nulla che crei allarme, ma è un dato che si registra soprattutto al sud. I numeri arrivano dal sito del Ministero della Salute. Il valore al ribasso interessa tutta Italia e riguarda soprattutto i vaccini obbligatori nei primi anni di età, con eccezione di morbillo, rosolia, parotite e varicella. Le coperture…
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Calano le vaccinazioni pediatriche. Nulla che crei allarme, ma è un dato che si registra soprattutto al sud. I numeri arrivano dal sito del Ministero della Salute.

Il valore al ribasso interessa tutta Italia e riguarda soprattutto i vaccini obbligatori nei primi anni di età, con eccezione di morbillo, rosolia, parotite e varicella. Le coperture per polio e morbillo (in genere dopo il primo anno di vita) nella coorte dei bambini nati nel 2021 sono rispettivamente al 94,76 % e 94,64 %; l’obiettivo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per limitare la circolazione di questi patogeni e ottenere la cosiddetta immunità di popolazione (herd immunity), è al 95%. Per le coorti 2020 e 2019, si riscontra in generale un recupero su polio e morbillo rispetto allo scorso anno, con valori che superano il 95%. Si conferma invece il valore sottosoglia nelle coperture dei bambini a 5-6 e 8 anni e negli adolescenti a 16 e a 18 anni. Coperture vaccinali a 24 mesi particolarmente basse si registrano, ad esempio, in Puglia (90,36% per la polio; 90,36% difterite; 90,36% tetano; 90,36% pertosse; 90% morbillo; 90% rosolia; 89% varicella), Sicilia (89,44 polio; 89,44% difterite; 89,44% tetano; 89,44% pertosse; 90,79% morbillo; 90,78% rosolia; 90,12% varicella) e Sardegna (91,82% polio; 91,83% difterite; 91,83% tetano; 91,83% pertosse; 91,96% morbillo; 91,96% rosolia; 91,40% varicella.

In Puglia, la polio

Scendiamo nei particolari, nel 2023 la copertura vaccinale in Puglia dei bambini nella fascia dei 24 mesi di età per polio è del 90,36% in calo rispetto al dato del 2022 (93,22%). Percentuale inferiore in Puglia di 4 punti rispetto alla media nazionale che si attesta al 94,76%. La Puglia, nel 2023, è al terzultimo posto in Italia in riferimento a questo parametro. Una variabile regionale in Italia c’è sempre stata, ora appare leggermente accentuata.

«Erano gli anni Covid»

Ma è un dato che non preoccupa particolarmente gli epidemiologi, specie se si dovesse legare a quella che viene definita l’epidemia del morbillo. Per la Puglia a rassicurare è Pier luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, già assessore alla Sanità: «L’anno a cui si fa riferimento nel report è l’annus horribilis della campagna vaccinale contro il Covid. I servizi vaccinali erano fortemente sotto stress», sottolinea. Questo perché, sostiene Lopalco, lo sforzo contro Sars-CoV -2 «ha impattato di più in alcune regioni che avevano risorse più limitate ed organici allo stremo. Nonostante tutto, sono abbastanza convinto che le stesse persone hanno fatto il loro meglio per recuperare quelle vaccinazioni mancate, per cui spero – auspica – che il report del prossimo anno riporti valori di copertura a 36 mesi in linea con gli anni precedenti».

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