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Settembre è tempo di rincari, in arrivo una stangata da 400 euro per le famiglie pugliesi

Settembre in Puglia non sarà solo sinonimo di ripresa delle attività, ma anche di un conto più salato per le famiglie. Le associazioni dei consumatori parlano di una vera e propria “stangata”. Dopo un’estate già difficile, i bilanci domestici si troveranno a fare i conti con aumenti diffusi: dai quaderni ai generi alimentari, fino alle…
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Settembre in Puglia non sarà solo sinonimo di ripresa delle attività, ma anche di un conto più salato per le famiglie. Le associazioni dei consumatori parlano di una vera e propria “stangata”. Dopo un’estate già difficile, i bilanci domestici si troveranno a fare i conti con aumenti diffusi: dai quaderni ai generi alimentari, fino alle bollette di luce e gas. Il quadro tracciato dagli osservatori dell’inflazione è chiaro: la Puglia continua a registrare tassi di crescita dei prezzi tra i più alti d’Italia, con un +2,2% medio annuo che si traduce in circa 400 euro in più a famiglia. Un dato che si riflette immediatamente nella vita quotidiana.

Gli aumenti

Pane, pasta e ortaggi di stagione hanno subito rincari visibili, mentre latte e derivati restano ai livelli più alti degli ultimi anni. Per molte famiglie la spesa settimanale richiede una pianificazione più rigida, con rinunce e attenzione alle promozioni.

Ma a pesare sui portafogli, in questo mese di rientri, c’è anche la scuola. Il ritorno in aula significa un esborso medio che, secondo le associazioni dei consumatori, può arrivare a 500 euro a studente solo per libri di testo, zaini e cancelleria. In alcuni casi, i listini dei testi scolastici segnano aumenti fino al 5% rispetto all’anno scorso.

A questo si aggiunge il costo dei servizi come mense e trasporti. Non meno gravose sono le bollette. Con l’arrivo dell’autunno, i consumatori pugliesi dovranno fare i conti con tariffe dell’energia elettrica e del gas che, pur avendo registrato oscillazioni negli ultimi mesi, restano alte. Le associazioni segnalano rincari medi del 10% rispetto all’ultimo biennio, aggravati dall’aumento delle accise e dal peso delle spese fisse.

Il bilancio

La situazione generale restituisce, quindi, l’immagine di famiglie costrette a stringere la cinghia. Secondo le stime, i salari reali in Italia sono calati del 7,5% dal 2021, un dato che in Puglia si traduce in sacrifici quotidiani.

Sempre più diffuso è il ricorso a rateizzazioni, rinunce alle spese non essenziali e acquisti a lunga durata pianificati con attenzione. Per questo, le associazioni dei consumatori chiedono interventi urgenti: bonus scuola più consistenti, sgravi sulle bollette e controlli sui prezzi alimentari.

Le previsioni per le famiglie

Al momento, però, le risposte tardano ad arrivare e la sensazione diffusa è che il caro-vita stia diventando una condizione strutturale più che un’emergenza passeggera. Così, in Puglia, il rientro assume i contorni di una corsa a ostacoli: tra quaderni più cari, spese di dispensa e bollette in aumento, le famiglie dovranno affrontare un autunno che si preannuncia ancora una volta difficile.

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