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Scalda i motori la gara del cuore. La Puglia: «Pronti ad aiutare»

Da nord a sud della Puglia, la macchina dei soccorsi umanitari scalda i motori, ma c’è anche chi non agisce in buona fede. A Lucera, il sindaco Antonio Tutolo ha messo il suo comune a disposizione per l’eventuale accoglienza di profughi, pubblicando il post su Facebook anche in lingua ucraina: «Il Comune di Lucera è…
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Da nord a sud della Puglia, la macchina dei soccorsi umanitari scalda i motori, ma c’è anche chi non agisce in buona fede.

A Lucera, il sindaco Antonio Tutolo ha messo il suo comune a disposizione per l’eventuale accoglienza di profughi, pubblicando il post su Facebook anche in lingua ucraina: «Il Comune di Lucera è a disposizione di tutti gli ucraini che vivono nella nostra cittadina. La comunità è pronta a fare la sua parte – scrive – per aiutare le persone provenienti dall’Ucraina, nazione che in questi giorni è vittima di un’inaudita e violenta aggressione militare. Noi lucerini non faremo mancare il nostro sostegno a queste persone, in particolare ai bambini, attivando la nostra rete di solidarietà, per ogni iniziativa possibile, sia sul territorio che a distanza. Per qualsiasi necessità o bisogno, non esitate a rivolgervi all’Ufficio di Gabinetto del Sindaco oppure anche a contattarmi personalmente. Stessa offerta dall’amministrazione comunale di Salice Salentino, nel leccese, che «dichiara da subito la propria disponibilità ad accogliere in paese, in strutture che saranno indicate caso per caso, i profughi in fuga dall’Ucraina con particolare riguardo a donne, bambini, anziani, soggetti fragili e nuclei familiari».
Frena l’assessora barese al Welfare, Francesca Bottalico: «In queste ore si è diffusa una richiesta incontrollata di generi più disparati, da quelli alimentari a coperte e farmaci. Richieste fatte in nome della collaborazione ma non sempre organizzate in buona fede – premette – e comunque non concordate con le sedi istituzionali». E si riferisce, in particolare, ad una circolata su vari gruppi whatsapp, che invitava i baresi a recapitare beni in una fantomatica associazione nel centro della città. Molti privati hanno inutilmente provato a telefonare o ad andare di persona, non trovando nessuno.
«Domani (ndr, oggi) saranno istituiti due centri di raccolta comunali – annuncia Francesca Bottalico – e dopo esserci raccordati con Federfarma, i consolati ucraini di Bari e Napoli e con l’associazione Italo – Ucraina, redigeremo una lista di farmaci da inviare. Non tutti quelli di cui si è scritto oggi, infatti, sono utili, alcuni non sopporterebbero nemmeno il viaggio. E comunque, nel frattempo, ho già attivato l’Emporio comunale della Salute, dove abbiamo già molti medicinali». Niente coperte né cibo: «Per ora sto organizzando i container, comunicheremo presto ciò che serve», precisa l’assessora.
Nessun allarme, peraltro, relativo alla necessità di accoglienza: «Il sistema, la rete locale e quella nazionale, consentirà di accogliere tutti – rassicura – Per tutto il resto, per donazioni varie, c’è il numero solidale 45525 della raccolta fondi straordinaria lanciata da Croce Rossa Italiana, UNHCR e Unicef. Ricordo inoltre che è sempre attivo il bando “Famiglie senza confini” per l’accoglienza temporanea di minori, adolescenti o neo maggiorenni non accompagnati».

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