È stata una sola coltellata all’addome a uccidere Mario La Pietra, il 30enne muratore di San Severo morto nella notte tra il 5 e il 6 marzo per le conseguenze del fendente sferrato dalla convivente sua coetanea che agli inquirenti ha parlato di “una tragica fatalità” e ha detto di averlo colpito involontariamente.
La conferma dell’unico colpo arriva dall’autopsia eseguita sul cadavere. L’uomo è poi morto per shock emorragico al termine dell’intervento chirurgico a cui i sanitari lo hanno sottoposto nel tentativo di salvargli la vita.
All’esame autoptico hanno assistito anche i consulenti delle parti. Serviranno 90 giorni per il deposito della perizia anche con i risultati degli esami tossicologici a cui la vittima è stata sottoposta e per rispondere a tutti i quesiti posti dalla Procura in relazione alla compatibilità, tra le altre cose, dell’arma sequestrata nell’appartamento, ovvero un coltello da cucina, con la ferita provocata all’uomo.
Intanto nel pomeriggio dell’11 marzo nel chiostro di palazzo Celestini, sede del comune di San Severo, si è svolta la cerimonia di piantumazione di un albero di mimose in memoria del 30enne voluta dall’amministrazione comunale per dire “no ad ogni forma di violenza“. Presenti, tra gli altri, i parenti della vittima, tra cui la mamma che ha chiesto “giustizia per il figlio“.