SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Riforma della legge elettorale, in Regione è caccia all’accordo

Caccia all’accordo alla regione Puglia per portare in porto la riforma della legge elettorale. Dopo l’intesa di massima raggiunta nel vertice di maggioranza di qualche giorno fa sono spuntati veti e distinguo da parte degli stessi partiti di centrosinistra. La bozza di legge Quella circolata ha fatto storcere il naso alla civica Per la Puglia…
l'edicola

Caccia all’accordo alla regione Puglia per portare in porto la riforma della legge elettorale. Dopo l’intesa di massima raggiunta nel vertice di maggioranza di qualche giorno fa sono spuntati veti e distinguo da parte degli stessi partiti di centrosinistra.

La bozza di legge

Quella circolata ha fatto storcere il naso alla civica Per la Puglia e, soprattutto, ai Cinque Stelle. Il capogruppo di Per, Antonio Tutolo ha messo nel mirino il consigliere supplente. Un meccanismo già introdotto in altre sette regioni che punta a sterilizzare il taglio degli eletti da 50 a 40 facendo scattare il primo dei non eletti al posto del consigliere nominato assessore.

Tutolo chiede in cambio del suo appoggio che il consigliere supplente sia ad invarianza di spesa. No, in pratica, ad aggiungere altri otto stipendi aggiuntivi per un costo stimato in oltre 3 milioni di euro fino al 2027, facendo ricadere il peso sui cittadini. In alternativa, sostiene l’ex sindaco di Lucera, i costi dei compensi per i supplenti vanno coperti tagliando da altri costi e benefit della politica. Ad esempio prelevando le somme dal tesoretto di 52 mila euro annui di cui dispongono i 51 inquilini del palazzo.

Lo sbarramento

Difficoltà si registrano anche sulla soglia di sbarramento che resterebbe al 4% modificando però il calcolo della soglia ammazza partitini, conteggiando lo sbarramento rispetto ai voti ottenuti dalle liste e non dal candidato governatore. Sul punto il Pd inizialmente ha aperto alle richieste di civici e partitini, ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato. Sul piede di guerra, i Cinque Stelle che contestano metodo e merito della revisione della legge elettorale. Da alleati esterni alla maggioranza non hanno gradito che la bozza sia circolata sui media prima ancora di arrivare ai partiti in assenza di una discussione preventiva. I grillini sono indisponibili a votare il consigliere supplente.

Il capogruppo Marco Galante e i tre consiglieri ritengono la modifica un aggiramento improprio della norma nazionale che impone il taglio degli eletti. No anche alla riduzione della soglia di sbarramento, mentre sulla modifica delle legge anti sindaci il M5S chiede di attendere la pronuncia della Corte Costituzionale fissato per il 9 luglio. In questo quadro confuso si guarda a lunedì, alle 12, per il vertice maxi di maggioranza convocato in Via Gentile per recuperare l’intesa.

Il giorno dopo, invece, è convocata la conferenza dei capigruppo alla presenza delle opposizioni. Un appuntamento quasi decisivo considerando i tempi risicati per l’iter di approvazione della legge elettorale che necessita dei passaggi in commissione e prevede la revisione dello Statuto da adeguare ai 40 eletti da approvare entro e non oltre la fine di maggio.

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!