Tutti promossi i 12 capi Dipartimento della Regione Puglia, dieci dei quali al servizio degli assessorati, che resteranno in carica fino alla fine del mandato. Le pagelle ufficiali approderanno in settimana nella prossima seduta della Giunta regionale, capitanata dal governatore Michele Emiliano, dopo che l’organismo interno di valutazione avrà completato l’analisi del lavoro dei 12 “super dirigenti” relativo all’anno 2023.
La promozione
Sotto la lente l’attività del segretario generale della giunta, Roberto Venneri, del capo della comunicazione istituzionale, Rocco De Franchi, dei capi Dipartimento della Sanità, Vito Montanaro, dell’Agricoltura, Fabrizio Nardone, dell’Ambiente, Paolo Garofoli, dello Sviluppo, Gianna Elisa Berlingerio, del Personale, Ciro Imperio, del Welfare, Valentina Romano, della Formazione, Silvia Pellegrini, del Bilancio, Lino Albanese, del Turismo, Aldo Patruno, e dei Trasporti, Vito Antonacci. Alla fine l’intera squadra è stata promossa con il massimo del punteggio, ovvero 100 su 100. Una promozione rilevante considerando che gli incarichi dei direttori di Dipartimento sono scaduti un anno fa, cioè ad aprile 2024, e da allora sono stati rinnovati di mese in mese, in alcuni casi anche ogni 15 giorni.
Il premio
Nonostante l’incertezza, i dirigenti apicali hanno centrato tutti gli obiettivi, assicurandosi così il premio di risultato: 30mila euro l’anno in più oltre allo stipendio base di 120mila euro.
Il futuro
Ora si guarda al futuro. Il capo di gabinetto Peppino Catalano convocherà nei prossimi giorni uno per uno i direttori per fissare gli obiettivi 2025. Risultati vincolanti da centrare entro la fine del mandato, il che equivale alla conferma definitiva dei super dirigenti in scadenza a maggio. Una novità rispetto al passato con performance misurabili per dare impulso a settori chiave come Sanità, Rifiuti e Servizi sociali.
Lo stallo politico
L’operazione punta a compensare lo stallo della politica già in campagna elettorale. Una sorta di “esproprio” dell’attività legislativa per privilegiare gli atti concreti, quelli di gestione, esecutivi che impattano direttamente sull’amministrazione. Unico neo: parte in ritardo, cioè a ridosso del semestre bianco ed a pochi mesi dalle elezioni regionali con distinguo e differenze difficilmente conciliabili fra i partiti immersi ormai in un clima politico da sciogliete le righe.