Statistici e attuari aiutano a capire come e da chi sarà composto il prossimo consiglio regionale, che si insedierà dopo la proclamazione degli eletti da parte della Corte di appello di Bari che potrebbe protrarre il suo lavoro fino alla vigilia di Natale.
Così, in attesa dei nomi ufficiali, con Massimo Russo, dell’Università di Foggia, si scopre quale potrebbe essere «la rappresentanza femminile tra Consiglio e futura Giunta» e cioè quante donne sono in pista e quali probabilità abbiano di entrare nel nuovo esecutivo, guidato dal presidente eletto, Antonio Decaro, che dovrebbe contare, stando a quanto si apprende sui criteri che verranno adottati per la composizione, cinque donne. Partiamo, però, da quante rappresentanti saranno in Consiglio.
Le donne in Consiglio
Secondo il docente di statistica, «il quadro è piuttosto disomogeneo: la maggioranza di centrosinistra dovrebbe avere dieci donne su 29 consiglieri; mentre l’opposizione di centrodestra solo due donne su 21 e nello specifico, una in Fratelli d’Italia su undici consiglieri eletti ,e una, su cinque futuri consiglieri nell’aula di via Gentile, in Forza Italia. Nessuna donna è stata eletta nella Lega. Un dato che dovrebbe avviare più di una riflessione nel Centrodestra, tanto più considerando la leadership nazionale che annovera una premier donna, Giorgia Meloni», sottolinea sempre Russo.
Per quanto riguarda «la distribuzione nella maggioranza, invece, abbiamo cinque donne su 14 eletti nel Partito democratico; due su sette nella lista Decaro presidente e ben tre su quattro eletti nel Movimento Cinquestelle. La lista Per la Puglia non ha eletto donne, ma solo quattro uomini, risultando l’unica formazione della coalizione di governo che non contempla nessuna rappresentanza femminile». Fatti questi calcoli, la domanda da fare al professor Russo è: chi potrebbe diventare assessora?
Le assessore
Ecco la previsione di Russo: «Se nella nuova Giunta entreranno quattro donne interne e cioè consigliere regionali più una donna esterna, le 10 elette della maggioranza hanno, ciascuna, una probabilità del 40 per cento di essere nominate assessora».
E qui interviene ancor con più precisione il dato statistico, spiegato con puntualità da Russo: «Usando il calcolo combinatorio, possiamo stimare la probabilità che almeno una donna per partito entri in Giunta. Nella fattispecie le cinque donne elette tra i dem hanno ognuna il 97,6 per cento di probabilità» e se si vogliono fare nomi, quelli delle esperte Loredana Capone e Deborah Ciliento sono di sicuro in pole. Più contenuta la probabilità per le pentastellate, visto l’alto numero di consigliere, «hanno l’83,3 per cento ognuna di entrare in giunta», annota Russo. Mentre si ferma «al 66,7 per cento la possibilità per le due donne di Decaro presidente».
La provenienza
Infine, Russo traccia le probabilità sulla provenienza delle future assessore, ovviamente riferendosi alle quattro interne al consiglio, elette nelle diverse circoscrizioni elettorali. «Secondo il calcolo delle probabilità è Foggia dove le donne elette hanno più chance e cioè l’83,3 per cento. Mentre le leccesi e le baresi entrambe hanno il 66,7.
Le altre tre province e cioè Taranto, Brindisi e Bat le donne elette hanno tutte il 40 per cento delle possibilità di essere nominate assessore. Intanto, subito dopo il ponte dell’Immacolata, e cioè martedì 9 dicembre il neo consigliere regionale e segretario del Pd, Domenico De Santis, ha convocato la segreteria regionale per discutere sull’esito della competizione elettorale che ha ridisegnato il governo territoriale. Una riunione in cui non potrà non essere affrontata la rappresentanza dem nella futura giunta.









