«Sì mi è dispiaciuto non vedere eletto Vendola. Mi è dispiaciuto che tutte e due le liste, sia Avs che i Popolari, non abbiano espresso consiglieri regionali, anche qui per un meccanismo elettorale particolare, perché poi hanno anche superato la soglia del 4%, però il 4% si calcola sui voti anche del presidente. Avendo ricevuto, io, un numero di voti eccessivo anche rispetto alle liste, questo purtroppo ha portato a restare fuori. E devo dire che Vendola è stato anche molto affettuoso con me durante la campagna elettorale». A raccontarlo è il nuovo presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, ospite della trasmissione Storie di Telenorba. L’ex sindaco di Bari ha risposto a una domanda circa la mancata elezione a consigliere dell’ex presidente della Regione Nichi Vendola, leader di Alleanza Verdi Sinistra.
All’inizio all’inizio della campagna elettorale l’europarlamentare avrebbe voluto che non si candidasse alla carica di consigliere. La stessa posizione aveva espresso nei confronti di Michele Emiliano che infatti non si è candidato. «Ho sempre detto che avrei voluto aprire una pagina nuova in libertà», ha spiegato. «Nasco da quell’esperienza, dalla primavera pugliese, con Nichi Vendola e Michele Emiliano. Sono stato attore, un piccolo attore anche io, di questi vent’anni di crescita anche della nostra regione. Però – ha continuato Decaro – vorrei dare risposte nuove a domande nuove. Ho fatto spesso degli esempi. Vent’anni fa non ci stavano i turisti, oggi siamo in overtourism. Abbiamo una gentrificazione, cioè l’esplosione dei residenti dei centri storici. Siamo in una situazione diversa rispetto a quella che abbiamo vissuto qualche anno fa».
Circa i suoi successi elettorali ha detto: «Mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, ascoltare le persone, cercare di avere una parola buona, cercare di risolvere i problemi. Quello forse mi ha aiutato politicamente. Sono stato anche fortunato perché c’è tanta gente che poi magari – come in queste ultime elezioni – per dei meccanismi particolari del sistema elettorale, magari si ritrova fuori».









