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Regione Puglia, nel Pd c’è Blasi per Metallo: riparte il dialogo con M5S e Italia Viva

Partito democratico pugliese in lutto per la scomparsa del consigliere regionale Donato Metallo. L’annuncio è arrivato subito dopo la conclusione del vertice del gruppo regionale svoltosi in videoconferenza martedì pomeriggio. Nella riunione infuocata s’è discusso di una serie di temi caldi, a partire dalla crisi della maggioranza che non ha più i numeri per andare avanti: una situazione emergenziale considerando una serie di leggi importanti da approvare, in primis il rendiconto regionale che necessita di un quorum qualificato di 26 voti.

Lo scenario

La perdita di Metallo rischia di aggravare il quadro considerando che al suo posto subentrerà l’ex segretario del Pd pugliese, Sergio Blasi, dalemiano di ferro, vicinissimo all’attuale segretario Domenico De Santis, un po’ meno al governatore Michele Emiliano con il quale è più volte entrato in rotta di collisione. L’altro giorno alla riunione ha preso parte anche l’ex capogruppo Filippo Caracciolo: una presenza per certi versi sorprendente dopo la dura presa di posizione della segreteria nazionale del Pd che gli ha di fatto negato la possibilità di candidarsi alle prossime regionali.

La decisione è stata presa a seguito dell’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolta la moglie Carmen Fiorella, che avrebbe presentato un titolo di laurea falso per partecipare al concorso per il ruolo di dirigente delle risorse umane di Aeroporti di Puglia. Al momento non è dato sapere quale sarà la posizione che assumerà il consigliere di Barletta, così come è incerto il recupero del consigliere Michele Mazzarano, autosospesosi dal partito dopo il commissariamento della segreteria cittadina a Massafra, la sua città.

Il summit

Durante la riunione, presieduta dal segretario De Santis e dal capogruppo Paolo Campo, i presenti hanno stabilito di riaprire il dialogo con i Cinque Stelle per recuperarli nell’alleanza di governo. Un confronto sarà aperto anche con le liste civiche, Con e Per la Puglia, dopo che il capogruppo della seconda, Antonio Tutolo, ha preannunciato che il gruppo diserterà la riunione di maggioranza inizialmente convocata per oggi e poi rinviata a lunedì.

Sos a Decaro

C’è anche chi ha chiesto l’intervento dell’eurodeputato Antonio Decaro, candidato in pectore del centrosinistra. La mossa di affidare a lui la plancia di comando di una maggioranza bloccata da tensioni, veti incrociati e mal di pancia, potrebbe rivelarsi appropriata alla luce del caos generale che sembra irrisolvibile e mette a rischio l’ultimo scorcio di legislatura.

Una delle alternative per uscire dallo stallo è quella di recuperare il rapporto con Massimiliano Stellato di Italia Viva, a cui potrebbe andare la vicepresidenza del Consiglio, mentre alle civiche potrebbe essere proposta l’ipotesi di un negoziato sulla legge elettorale. In particolare sui due punti critici rivendicati dai civici: riduzione della soglia di sbarramento dal 4 al 2,5% e introduzione del supplente per “sterilizzare” la temuta riduzione del numero di consiglieri regionali da 50 a 40, imposta per legge e legata al calo demografico.

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