Salgono a sei le liste che sosterranno Luigi Lobuono, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. Ai quattro simboli nazionali – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati – si aggiungono «Italia Liberale» e la «Democrazia Cristiana» (La Puglia con noi), completando il mosaico di una coalizione che sabato dovrà chiudere le liste e che il 26 ottobre presenterà ufficialmente il candidato nel padiglione della Fiera del Levante.
La macchina elettorale, però, è ancora in pieno rodaggio. In casa Fratelli d’Italia mancano diversi nomi, soprattutto nel collegio di Bari. Tanto che il responsabile organizzativo del partito, Giovanni Donzelli, ha chiesto ai parlamentari pugliesi di «scendere in campo» per rafforzare le liste. Per ora, come è noto, hanno dato disponibilità Filippo Melchiorre, Giovanni Maiorano e Maria Nocco, ma la squadra resta incompleta.
Nella Lega, confermata la candidatura del coordinatore regionale Roberto Marti, mentre Forza Italia punta su volti della società civile e, su Brindisi, sul giovane segretario dei Giovani Azzurri Schena.
Nel campo opposto, il centrosinistra guidato da Antonio Decaro lavora alle ultime limature. Il Pd ha quasi chiuso la partita, con una sola casella ancora libera nella lista di Bari.
Definita invece la squadra su Taranto: in corsa l’assessore uscente Donato Pentassuglia, l’ex vendoliano Mino Borraccino, Enzo Di Gregorio, il vicesindaco Mattia Giorno, la segretaria provinciale Anna Filippetti, Mariagrazia Cascarano e Maria Rosaria Guglielmi. Un ultimo nome manca anche nella lista «Decaro Presidente», coordinata da Michele Abbaticchio, che sta cercando una candidata donna dalla società civile. Su Brindisi spicca invece la candidatura del 23enne, Giulio Gazzaneo, studente di Giurisprudenza ed ex consigliere comunale: sarà il più giovane aspirante consigliere in corsa.
Più complessa la situazione dell’uscente Lacatena, delegato all’Urbanistica, che vorrebbe correre nella lista «Per», ma sul suo nome pesa il veto di Saverio Tammacco. Il confronto con Decaro non è stato risolutivo e sarà il candidato governatore a dover sciogliere il nodo. Confermata intanto la lista «I Popolari con i Socialisti» dell’assessore uscente Gianni Stea, finito nel mirino di Fratelli d’Italia, ieri, per una mail inviata ai circa 400 dipendenti regionali andati in pensione nel quinquennio 2020-2025.
Nel messaggio, Stea – che si ricandida – avrebbe chiesto di comunicare indirizzo e recapito telefonico «per motivi organizzativi», un dettaglio che i meloniani, guidati da Renato Perrini, definiscono «inopportuno e sospetto». «Se questi dati non servono al Dipartimento Lavoro, allora a chi servono? Al comitato elettorale di Stea?» attacca FdI, chiedendo chiarimenti a Michele Emiliano e allo stesso Decaro. La campagna elettorale pugliese entra così nel vivo, tra liste da chiudere, alleanze in bilico e scintille già accese tra i due fronti.