La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha deciso di avocare a sé i poteri sulle liste che i dem presenteranno alle prossime regionali: una decisione filtrata negli ultimi giorni e figlia dell’ultimo scandalo che ha coinvolto Carmen Fiorella, moglie del consigliere regionale Filippo Caracciolo, che avrebbe presentato titoli falsi al concorso come dirigente del personale di Aeroporti di Puglia.
Di qui le dimissioni del segretario provinciale della Bat, Lorenzo Marchio Rossi (in realtà invitato a lasciare da Roma), che ha resistito solo qualche settimana agli “schizzi di fango” pagando la vicinanza all’ex capogruppo del Pd in Consiglio regionale, allontanato dal partito anche per il processo per corruzione in cui è imputato.
Le candidature
Caracciolo, dunque, non sarà ricandidato, almeno non con il Pd. E qui comincia la telenovela. Considerando il faro acceso da Schlein sulla Puglia, il segretario regionale Domenico De Santis sarà costretto a lavorare di fioretto per mettere insieme candidati di peso ma eticamente specchiati. Per compensare mister 13mila voti nella Bat, Caracciolo appunto, proprio De Santis viene indicato come candidato sicuro del collegio. L’ipotesi è che il segretario regionale, oltre che nella sesta provincia, si candidi in altre circoscrizioni, ma la scelta non è ancora definitiva.
Le mosse di Emiliano
L’altro pezzo da novanta, ormai certo di rivestire il ruolo di capolista, è il governatore uscente Michele Emiliano. Il presidente ha già messo in moto la macchina e sta organizzando la campagna elettorale. Lo schema già pronto è un ticket con Carla Palone, assessora comunale di Bari, di area decariana ma fedelissima della Schlein.
Altro ticket già certo è quello fra la presidente della Commissione Cultura, Lucia Parchitelli, e l’altro assessore comunale barese Pietro Petruzzelli. I due hanno già avviato gli incontri elettorali con la presentazione del libro “Per Partito Preso”, a firma della consigliera regionale nocese.
Nelle altre province
Ma oltre a Bari si muovono anche le altre province. Lecce, per esempio, dove il Pd deve fare i conti con il vuoto lasciato dal consigliere Donato Metallo. Ma che può contare su una folta schiera di consiglieri acchiappavoti nei comuni, a partire da Lecce.
Uno di loro, il consigliere comunale Antonio Rotundo, si spenderà per l’elezione della dirigente di Arca Sud, Sandra Zappatore. Candidatura che ha creato qualche fibrillazione in Salento, considerando la presenza scontata della presidente del Consiglio regionale uscente, Loredana Capone, con altri big che renderanno più incerta l’elezione di nuovi candidati, anche se di peso.
Tutta da definire anche la ricandidatura di Sergio Blasi, subentrato in Consiglio a Metallo. Blasi non sarebbe intenzionato a rientrare nel Pd dopo la delusione del ricorso elettorale del 2020 e il gelo calato nei rapporti con Emiliano, ma è in corso un tentativo per farlo rientrare nei ranghi da parte del segretario provinciale Ivan Stomeo.
