Il Consiglio regionale pugliese cambia volto, con tutta una serie di novità che proponiamo al momento nel quale andiamo in stampa salvo qualche piccola rideterminazione legata allo spoglio degli ultimi seggi e alla redistribuzione dei resti. La prima novità riguarda le quote rosa che sono passate dalle otto presenze femminili tra i banchi del palazzo di vetro di via Gentile, della scorsa legislatura alle attuali quattordici donne. Si è passato dunque da poco meno del venti per cento di quote rosa all’attuale quasi venticinque per cento.
Nel collegio di Bari con il riconfermato Francesco Paolicelli, candidato con il Partito democratico, si è sfondato il muro delle trentamila preferenze stabilendo il nuovo record dei voti che, nella precedente legislatura era sempre del fidato consigliere di Antonio Decaro. A fare da contraltare al lusinghiero risultato dell’ex presidente della Commissione consiliare dell’Agricoltura, ci sono le oltre quindicimila preferenze raccolte dal tarantino Renato Perrini che si è presentato per la compagine di Fratelli d’Italia, in un collegio elettorale, quello jonico, con un bacino di elettori decisamente inferiore e non proporzionato a quello del capoluogo pugliese. Per queste ragioni il risultato del capogruppo uscente del partito di Giorgia Meloni assume una valenza tutta particolare.
Un Consiglio regionale quello che guiderà la Puglia nei prossimi cinque anni rinnovato per quasi il venticinque per cento che potrà contare, anche, su importanti esperienze politiche pregresse con il ritorno tra gli scranni consiliari dell’ex presidente della Regione, Niki Vendola. Un altro record lo ha battuto l’assessore alla politiche agroalimentari, Donato Pentassuglia che con questa ultima elezione di ieri raggiunge quota quattro nell’elenco delle legislature conquistate tutte di fila. Tante poi le esperienze che arrivano dal mondo delle istituzioni a partire dal presidente Antonio Decaro che lascerà l’europarlamento per dedicarsi alla sua Puglia.
Insieme a lui tanti altri nomi che dovranno lasciare incarichi amministrativi importanti come il parlamentare Ubaldo Pagano che lascerà Montecitorio per sedere sulla poltrona di via Gentile. Come lui, anche la nuova entrata e super suffragata, con le sue ventisei mila preferenze, Elisabetta Vaccarella, assessore al Comune di Bari che si dovrà trasferire da corso Vittorio Emanuele a Japigia. Dalla Capitanata con l’esperienza amministrativa nel bagaglio arriva nel capoluogo pugliese, nella squadra del Pd, da Vieste, Rossella Falcone già vice sindaco e assessore al turismo della perla del Gargano. Stessa caratteristica la si ritrova, anche tra i ranghi dell’opposizione come nel caso dell’ex sindaco di Candela e, già presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta che è stato eletto nella lista di Fratelli d’Italia. Poi, ci sono i tanti candidati consiglieri che sono rimasti al palo dopo aver provato, invano, per l’ennesima volta a varcare la soglia del Consiglio regionale.
Tra loro il consigliere personale per gli enti locali del presidente uscente Michele Emiliano, Rosario Cusmai che per una manciata di voti nella circoscrizione di Foggia è stato superato dall’ex sindaco di Lucera e già consigliere regionale Antonio Tutolo. Stessa sorte è capitata per la seconda volta all’ex sindaco di Capurso, nel Barese, Francesco Crudele che è arrivato alla candidatura con l’ultima esperienza di consigliere di amministrazione della società Acquedotto di Puglia.
A tutto ciò si aggiungono le esclusioni eccellenti come quella che potrebbe vedere fuori dal Consiglio regionale l’assessore uscente al personale Giannetto Stea che, pur avendo raccolto un lusinghiero risultato personale in termini di consensi si vede nella condizione di non poter varcare la soglia attraversata nelle ultime due legislature perché la sua compagine politica non ha raggiunto e superato lo sbarramento del quattro per cento dei voti complessivi attribuiti al presidente Antonio Decaro.
Da ultimo il risultato deludente raccolto dal direttore del dipartimento Turismo della Regione Puglia che nelle fila del Movimento cinque stelle non è riuscito a piazzarsi nei primissimi posti e quindi non è risultato eletto nel nuovo Consiglio regionale.










