Finalmente è giunto il momento dei cittadini chiamati a scegliere il successore di Michele Emiliano alla presidenza della Regione Puglia. Si sfidano quattro candidati e altrettante coalizioni. Ecco chi sono i moschettieri di questa competizione? Ex sindaco di Bari ed eurodeputato del Partito Democratico, Antonio Decaro è il candidato del centrosinistra. Cinquantacinque anni, è nei fatti la continuità rispetto all’esperienza di Emiliano, anche se proprio aver preteso che il governatore uscente non fosse candidato come consigliere fa emergere la volontà di segnare forti elementi di cambiamento. A sostenerlo ci sono sei liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Per la Puglia, Decaro Presidente, Popolari con Decaro. La sua candidatura punta a consolidare la tradizione progressista della regione.
Il diretto rivale
Settantenne imprenditore, già presidente della Fiera del Levante e candidato sindaco di Bari nel 2004, sconfitto proprio da Emiliano, Luigi Lobuono è il candidato scelto dal centrodestra. La sua figura è stata sostenuta dai partiti che appoggiano il governo nazionale, con l’obiettivo di riportare la Puglia sotto la guida dei moderati. Le liste che lo accompagnano sono Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Una quarta lista, la Puglia con noi è stata ammessa in solo tre province, Lecce, Taranto e Bat.
Gli altri sfidanti
Unica donna in corsa, Ada Donno, 77 anni, è docente, giornalista e attivista. Rappresenta l’area della sinistra radicale e dei movimenti civici. È sostenuta dalla lista Puglia Pacifista e Popolare, che raccoglie sigle come Pci, Potere al Popolo e Risorgimento Socialista. La sua candidatura porta al centro temi come pace, diritti sociali e giustizia ambientale.
Cinquantenne, già impegnato in esperienze civiche, Sabino Mangano corre con la lista Alleanza Civica per la Puglia. La sua proposta si colloca fuori dai grandi schieramenti tradizionali, con l’intento di rappresentare un’alternativa popolare e territoriale. Mangano punta su trasparenza amministrativa, lotta agli sprechi e valorizzazione delle comunità locali.
La sfida del 2025 segna la fine del ciclo emilianeo e apre una nuova fase politica. Con quattro candidati e tredici liste complessive, il voto pugliese si annuncia come un banco di prova cruciale per gli equilibri nazionali e regionali. La Puglia, roccaforte del centrosinistra, è chiamata a decidere se confermare la tradizione o aprire al cambiamento.









